Il PCHR inaugura il secondo progetto di “Concorso del tribunale penale internazionale argomentativo” nella Striscia di Gaza

Il PCHR inaugura il secondo progetto di “Concorso del tribunale penale internazionale argomentativo” nella Striscia di Gaza

Mercoledì 30 gennaio 2013, il Centro palestinese per i Diritti Umani (PCHR) ha inaugurato il secondo progetto di “Concorso del tribunale penale internazionale argomentativo” nella Striscia di Gaza. Il Concorso del “Tribunale arrgomentativo” è un progetto congiunto tra l’Università della Palestina, l’Università islamica, Al-Azhar e l’OHCHR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani), è realizzato dal PCHR e finanziato dal UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo).

Un gruppo di avvocati, docenti universitari e altre persone interessate al progetto hanno partecipato alla cerimonia che si è svolta presso l’università di Al-Azhar, a cui hanno presenziato anche alcuni rappresentanti delle organizzazioni partner: Abdul Khaleq al-Farra, rettore di Al-Azhar; Riyad al-Za’noun, capo del Consiglio di Amministrazione del PCHR; Abdul Rahman Abu al-Nasser, preside della Facoltà di Giurisprudenza di Al-Azhar; Mousa Abu Mallouh, rettore dell’Università della Palestina, scuola di legge e pratica legale; Bassem Bushnaq, preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università islamica; Ibrahim Abu Shammala, vicedirettore del principio di legalità e di l’accesso alla giustizia del programma presso l’UNDP.

Il progetto del “Tribunale argomentativo” offre una formazione giuridica di alto livello a 30 studenti di giurisprudenza, 10 per ogni facoltà delle università partecipanti, e si propone di affrontare una serie di tematiche legate al diritto internazionale umanitario, diritto penale internazionale e diritti umani. Ciascun gruppo di studenti universitari è seguito da un esperto di diritto.

Durante le lezioni settimanali e i corsi di formazione, che si svolgono per un periodo di 9 mesi, gli insegnanti forniscono agli studenti una base nella teoria e nella pratica del diritto internazionale. Inoltre, sono previste le visite di esperti legali internazionali che arricchiscono la formazione degli studenti nel campo di loro competenza relativa al diritto umanitario internazionale o penale.

La cerimonia è iniziata con il discorso di apertura di Al-Farra, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra università locali, società civile e organizzazioni internazionali per quel che riguarda il processo dello sviluppo delle potenzialità degli avvocati, come avviene nel concorso “Tribunale argomentativo”.Egli si è anche soffermato sull’importanza dell’istruzione in quanto nucleo centrale nelle civiltà e nel progresso delle nazioni.

Nel suo discorso,al-Za’noun ha fatto notare che lo scopo di questo progetto è quello di insegnare le competenze teoriche e pratiche per risolvere i contenziosi giudiziari in conformità al diritto penale internazionale. Egli ha anche ricordato come questo progetto offra nuove prospettive per la denuncia delle sofferenze del popolo palestinese in merito alle misure di punizione collettiva praticate nei loro confronti, tra cui il blocco, le offensive militari contro civili, case, istituti nazionali e infrastrutture. Queste azioni rientrano tra i crimini contro l’umanità e crimini di guerra, che per essere provati hanno bisogno di specialisti e persone competenti in grado di aprire fascicoli legali in merito.

Abu al-Nasser ha affermato che questo progetto ha molti significati, ancora più importanti dopo il riconoscimento della Palestina come Stato non membro delle Nazioni Unite: il popolo palestinese può far parte della Corte penale internazionale, il che aumenta la nostra responsabilità nel difendere i nostridiritti. Egli ha sottolineato l’importanza di aiutare tutti i popoli liberi del mondo e le organizzazioni per i diritti dell’uomo a mantenere il loro ruolo nellapromozione dello stato di diritto/principio di legalità e dell’accesso alla giustizia.

Nel suo discorso, Abu Malouh ha sottolineato che il popolo palestinese ha utilizzato la resistenza in tutte le sue forme, tra cui la resistenza armata, quella pacifica e quella popolare. Questo progetto può fornire loro anche un tipo di resistenza legale. Gli studenti saranno istruiti in modo da avere anche una conoscenza del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani che permetta loro di scrivere proposte di legge e di accedere alla giustizia nazionale e internazionale.

Bushnaq ha spiegato che il concorso indetto tra le tre università consoliderà lo spirito competitivo con lo scopo di creare una generazione di studenti che possa citare in giudizio le violazioni contro il popolo palestinese.

Abu Shammalah ha proseguito dicendo che la realizzazione di questo programma a Gaza si propone di portare gli studenti a contribuire allo sviluppo. Egli ha spiegato che l’UNDP ha deciso di finanziare il progetto per la seconda volta dopo una valutazione positiva dell’esperienza precedente.

Infine, il supervisore del progetto, Chantal Meloni, ha espresso orgoglio per il successo ottenuto l’anno scorso: gli studenti hanno lavorato molto duramente sotto la supervisione degli esperti, hanno ottenuto ottimi risultati in breve tempo, nonostante la ristrettezza delle risorse disponibili. Ha poi espresso la speranza che la nuova generazione di studenti palestinesi diventi consapevole dello sviluppo internazionale nel settore della giustizia internazionale e che il progetto “Tribunale argomentativo” possa contribuire a questo risultato.

Si segnala che, a seguito dell’intenso periodo di formazione, il concorso del “Tribunale penale internazionale argomentativo” si terrà nel mese di luglio 2013. Nel concorso, gli studenti partecipanti assumeranno i ruoli di procuratore e di difesa in un processo simulato per un caso fittizio davanti a un tribunale internazionale, vale a dire la Corte penale internazionale. Durante la competizione, alle squadre degli studenti delle università sarà data l’opportunità di presentare le proprie difese orali e scritte davanti a una giuria, composta da stimati giudici internazionali, esperti di diritto internazionale umanitario e penale internazionale.

Traduzione per InfoPal a cura di Erica Celada