Il pellegrinaggio politico in Israele dei candidati Usa. Anche Romney corteggia i sionisti

Gerusalemme – Pal.info. Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Mitt Romney, domenica 29 luglio ha avuto colloqui con i leader sionisti, concentrandosi  sulla questione del nucleare iraniano, e affermando che Gerusalemme è la “capitale di Israele”.
Nelle sue dichiarazioni ai giornalisti, dopo il suo incontro con il presidente israeliano Shimon Peres, Romney ha affermato: “Siamo molto preoccupati come voi di fronte allo sviluppo delle capacità nucleari in Iran, e riteniamo inaccettabile che l’Iran diventi una nazione dotata di armi nucleari, perché il pericolo sarà portato contro Israele, la regione e il mondo”.

Romney è giunto sabato sera in Istaele dalla Gran Bretagna per una visita di un giorno, per discutere del programma nucleare iraniano.

Ha dichiarato al primo ministro sionista, Benjamin Netanyahu, nel comunicato stampa diffuso dalla radio pubblica ebraica: “Considero molto importante la vostra opinione sull’Iran e sui suoi tentativi di diventare uno stato nucleare, e vorrei parlare con voi delle misure da adottare per fermare il programma nucleare iraniano”.

Nel suo tentativo di ottenere il sostegno della lobby sionista alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, Romney ha tenuto un discorso davanti al municipio dell’occupazione israeliana nella città di Gerusalemme, in presenza del sindaco, Nir Barakat, dove ha affermato: “Sono molto commosso di essere a Gerusalemme, la capitale di Israele”.

Nella sua visita a Gerusalemme nel 2008, quando era candidato alle elezioni  presidenziali, l’attuale presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva descritto la Città Santa come capitale di Israele, dicendo: “Io non cambierò la mia posizione, continuo a dire che Gerusalemme è la capitale di Israele”.