Il PHCR richiede indagini urgenti sull’esplosione a Beit Lahiya

Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR). Comunicato Stampa. 

Il PHCR richiede indagini urgenti sull’esplosione avvenuta nel centro di addestramento dei gruppi armati palestinesi a Beit Lahiya, che ha causato decine di feriti. 

Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PHCR) invita le autorità competenti a indagare urgentemente sull’esplosione avvenuta in un centro di addestramento paramilitare in una zona altamente popolata di Beit Lahia, a nord della striscia di Gaza. Per effetto dell’esplosione 108 civili, tra cui 37 bambini e 32 donne, hanno riportato numerose ferite. Inoltre, decine di case e negozi adiacenti sono stati danneggiati. Il PCHR invita inoltre a pubblicare i risultati delle indagini.

Secondo l’inchiesta del PCHR, intorno alle 19:00 di giovedì 14 maggio 2015 si è verificata una grande esplosione in una zona controllata dalle Brigate Izzidin al-Qassam (la fazione armata di Hamas) nel distretto di al-Salatin a Beit Lahia, a nord della striscia di Gaza. Per effetto dell’esplosione, il sito è stato completamente distrutto e 108 civili, tra cui 37 bambini e 32 donne che vivevano nelle case circostanti sono rimasti feriti. La deflagrazione ha causato anche gravi danni a 15 abitazioni e decine di edifici, tra case e negozi, sono stati parzialmente danneggiati. Tra questi ci sono anche le vetrine della stazione di servizio di al-Khuzondar, vicino al luogo dell’esplosione, una casa in costruzione, le scuole di Um al-Fahem e Abu Ja’afar al-Mansour e la clinica di al-‘Atatrah.

I feriti sono stati trasportati con ambulanze e macchine private presso le strutture Martyr Kamal ‘Edwan Hospital di Beit Lahia, al-‘Awdah Hospital di Jabalaia e al-Shifa Hospital di Gaza City. Le condizioni di cinque di essi sono state giudicate tra moderate e gravi, mentre altri hanno riportato ferite minori.

Secondo quanto riportato dalle indagini e dalle fonti della polizia palestinese, alcuni membri delle Brigate Izzidin al-Qassam stavano smantellando un missile sganciato dagli aerei di guerra israeliani la scorsa estate, durante l’offensiva sulla striscia di Gaza in un’area appartenente alle Brigate, in passato struttura del General Intelligence Service, nel distretto densamente popolato di al-Salatin. Mentre smantellavano l’ordigno, i membri delle Brigate Izzidin al-Qassam hanno sentito un fischio provenire dal missile e sono scappati. Pochi minuti dopo si sono verificate numerose esplosioni che hanno provocato la totale distruzione dell’area, danneggiando anche le case circostanti, oltre a ferire decine di civili.

In seguito all’incidente le Brigate Izzidin al-Qassam hanno rilasciato una dichiarazione in cui hanno indicato Israele come responsabile dell’accaduto.

Alla luce di quanto detto, il PCHR:

  1. Invita le autorità di Gaza a rimuovere i residuati bellici tra cui proiettili e bombe, e a collocarli in zone lontane dalla popolazione al fine di neutralizzarli o distruggerli, e impedire che organi non competenti rischino di manometterli nel tentativo di disinnescarli
  1. Ribadisce l’invito ad aprire indagini serie, immediate e approfondite su questo evento e a pubblicarne i risultati.

Traduzione di Giovanna Niro