Gaza. Il primo ministro Isma‘il Haniyah ha accolto ieri il convoglio Viva Palestina, giunto il giorno prima nella Striscia di Gaza via Rafah.
L’arrivo di Viva Palestina è un “duro colpo all’assedio israeliano e alle organizzazioni internazionali che rimangono in silenzio”, secondo le parole pronunciate ieri da Haniyah, durante il sermone nella moschea del campo profughi di Ash-Shati, nella zona ovest di Gaza City.
Il convoglio, ha precisato il leader, “rappresenta una condanna per il Consiglio di sicurezza [dell’Onu] e la comunità internazionale, che non denunciano l'assedio, e porta altro sostegno alla scelta dei palestinesi di rimanere fermi sulle loro terre e difendere i loro diritti”.
“Non vi sarà alcun riconoscimento dello Stato ebraico – ha aggiunto il premier -: il regime di occupazione è privo di senso”.
E ha incoraggiato il mondo a mandare altri convogli umanitari, via cielo, terra e mare, nella Striscia, “fino a quando il blocco sarà rotto, e Gaza sarà liberata politicamente, economicamente e socialmente”.