Il premier Ismail Haniyah e il portavoce del Consiglio legislativo palestinese facente funzione, dott. Ahmed Bahar, hanno denunciato con forza il rapimento del parlamentare dott. Mahmoud Al-Ramahi, segretario del CLP, dall’abitazione a Ramallah, ieri, domenica 20 agosto.
Parlando durante una conferenza stampa organizzata dal suo ministero ieri sera, Haniyah ha affermato che gli arresti non spingeranno il governo dell’Anp ad arrendersi o a fare concessioni.
Il premier ha reso noto che sabato si è svolta una riunione con la partecipazione di tutte le fazioni e le forze palestinesi che hanno presentato un memorandum, sia al presidente sia al primo ministro palestinesi, relativo alla formazione, il più velocemente possibile, di un governo di unità nazionale.
Haniyah ha fatto appello alla calma e alla stabilità nelle strade palestinesi, aggiungendo che certi quartieri devono fermare attività che possono confondere l’arena interna palestinese.
Da parte sua, Bahar ha descritto il rapimento di Ramahi e dei suoi colleghi come un "crimine", e ha affermato che il governo di Tel Aviv sta cercando di paralizzare la vita politica palestinese oltre a colpire i parlamentari e i ministri democraticamente eletti.
In un comunicato emesso ieri, il portavoce del CLP ha accusato Israele di ignorare tutti gli appelli arabi e internazionali e quelli delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani volti alla liberazione del dott. Aziz Duwaik, il portavoce del CLP e tutti gli altri politici palestinesi rapiti.
Ha inoltre dichiarato che la politica di rapimenti perseguita da Israele non raggiungerà gli obiettivi prefissi ma al contrario rafforzerà la coesione del popolo palestinese verso la propria leadership.
Il dott. Bahar ha invitato tutte le forze islamiche e nazionali a prendere parte alla manifestazione di solidarietà organizzata per domani dal Consiglio legislativo palestinese sia a Gaza sia a Ramallah.