
Doha. Il presidente sudafricano Matamela Ramaphosa ha annunciato che il suo paese ha presentato una denuncia presso la Corte Penale Internazionale (CPI) per indagare sui “crimini di guerra” commessi dallo stato di occupazione israeliano nella Striscia di Gaza.
Questa decisione arriva nello stesso momento in cui è previsto un dibattito tra i rappresentanti del Parlamento sudafricano che discuteranno la proposta della chiusura dell’ambasciata di Tel Aviv a Pretoria e l’interruzione di tutte le relazioni diplomatiche con Israele fino a quando non accetterà un cessate il fuoco a Gaza.
Ramaphosa ha dichiarato che il suo Paese ritiene che Israele stia commettendo crimini di guerra e genocidio nella Striscia di Gaza, dove sono stati uccisi migliaia di palestinesi, oltre alla distruzione di ospedali e infrastrutture civili.
Durante la sua visita in Qatar, Ramaphosa ha aggiunto: “Noi in Sudafrica, insieme a molti altri Paesi del mondo, abbiamo presentato questa denuncia contro Israele alla Corte Penale Internazionale perché crediamo che lì si stiano commettendo crimini di guerra”.
E ha continuato dicendo: “Condanniamo le attuali misure israeliane e riteniamo che esse richiedano che la Corte Penale Internazionale conduca un’indagine”.
L’African National Congress, guidato da Ramaphosa, ha dichiarato che sosterrà la proposta del partito di opposizione Economic Freedom Fighters con la quale si chiede la chiusura dell’ambasciata di Tel Aviv e l’interruzione delle relazioni diplomatiche con Israele.
(Fonti: Quds Press, PIC).