Il presidente della Commissione elettorale centrale: 2 milioni di palestinesi in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est saranno chiamati al voto

Ramallah-Wafa. Si stima che circa due milioni di palestinesi a Gerusalemme, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza potranno votare alle imminenti elezioni nazionali previste per la fine dell’anno, secondo quanto affermato domenica Hanna Nasser, presidente del Commissione elettorale centrale palestinese (CEC).

Durante una conferenza tenutasi a Ramallah, Nasser ha annunciato che i cittadini palestinesi di età superiore a 18 anni a Gerusalemme est, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza potranno votare o candidarsi alle elezioni annunciate, il giorno prima della conferenza, con i decreti del presidente Mahmoud Abbas, con i quali sono state fissate le elezioni legislative per il 22 di maggio e quelle presidenziali per il 31 luglio, oltre a quelle per il Consiglio Nazionale Palestinese, il parlamento, per il 31 di agosto.

Tuttavia, il presidente spera che Israele non ostacoli la partecipazione dei palestinesi che vivono nella Gerusalemme est alle prossime elezioni, che hanno già votato nelle due precedenti elezioni del 1996 e 2006.

Israele ha recentemente imposto pesanti restrizioni a qualsiasi attività per l’Autorità palestinese a Gerusalemme Est, nonostante gli accordi che le consentono una certa presenza nella città, e ha limitato o detenuto funzionari palestinesi nella città occupata.

“Non abbiamo garanzie riguardo a Gerusalemme ma abbiamo dei precedenti”, ha detto Nasser, esprimendo la convinzione che le elezioni saranno consentite in città, proprio come in passato.

Nasser ha detto che le fazioni palestinesi sono pronte a combattere una battaglia al fine di includere Gerusalemme Est nelle elezioni.

Il presidente della CEC ha affermato che le fazioni politiche palestinesi si incontreranno al Cairo, questa settimana, per discutere i dettagli sulle elezioni, compreso il modo in cui saranno condotte in Cisgiordania, governata dall’Autorità Palestinese, e la Striscia di Gaza, gestita dal Movimento Islamico Hamas, alla luce della divisione. “Le fazioni si incontreranno al Cairo tra una settimana per risolvere tutti i problemi tecnici in modo da avere elezioni eque e trasparenti”, ha detto Nasser.

“Ci rendiamo conto che ci sono alcuni problemi, ma ci aspettiamo che vengano risolti questa settimana, e se così non fosse, saremo noi del CEC a farlo”. Nasser ha sottolineato che con i decreti presidenziali sulle elezioni il “treno si sta muovendo nella giusta direzione”. Ha aggiunto che l’emissione di un decreto per lo svolgimento di elezioni legislative è molto importante perché “il paese non dovrebbe essere lasciato senza un consiglio legislativo”. L’attuale consiglio è stato eletto nel gennaio 2006 ma è stato sciolto anni dopo, dopo essersi rilevato inefficace alla luce della divisione tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza.

Nasser ha affermato che dopo due anni di duro lavoro per superare tutti gli ostacoli allo svolgimento delle elezioni, ciò è diventato possibile dopo una sospesione durata 15 anni. Ha poi spiegato che queste elezioni saranno un’opportunità per i giovani palestinesi, che non hanno mai avuto la possibilità di partecipare nel processo democratico, per iniziare a farne parte, e li ha invitati a partecipare e a votare.

Un recente emendamento alla legge elettorale ha consentito di candidarsi solo alle liste politiche, mentre la legge precedente permetteva di candidarsi in rappresentanza dei distretti e nelle liste politiche.

È stata inoltre fissata una quota per le candidate donne, che saranno rappresentate da almeno il 25 dei 132 seggi parlamentari. Nasser ha affermato che la CEC prevede di ricevere supervisori dell’Unione Europea e di altri paesi, insieme a membri della società civile per monitorare le elezioni.

(Nella foto: il presidente della Commissione elettorale centrale Hanna Nasser alla conferenza stampa a Ramallah. WAFA Images /Shurouq Zeid).

Traduzione per InfoPal di Gabriella Maria Cuccia