MEMO. Domenica il primo ministro Benjamin Netanyahu si è congratulato con il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, augurandosi una forte alleanza tra i due paesi, anche se quest’ultima potrebbe essere ostacolata a causa delle differenti visioni politiche sull’Iran e la Palestina, riferisce Reuters.
“Congratulazioni @JoeBiden e @KamalaHarris. Joe, abbiamo avuto una lunga e sincera relazione personale per circa 40 anni e ti conosco come un grande amico di Israele. Non vedo l’ora di lavorare con entrambi per rafforzare ulteriormente la speciale alleanza tra USA e Israele”, ha scritto Netanyahu sul suo profilo Twitter, in cui c’è ancora la fotografia con il presidente in carica Donald Trump.
Avendo collaborato con Trump per quattro anni, Netanyahu sarà probabilmente messo alla prova da qualsiasi attenuazione di Biden delle severe politiche di Trump sull’Iran e sulla Palestina. Biden si è impegnato, in campagna elettorale, a ripristinare l’accordo nucleare iraniano del 2015 – dal quale Trump si è ritirato. Altro impegno è quello di un’opposizione della Casa Bianca agli insediamenti israeliani in territorio occupato, terre su cui i palestinesi rivendicano la sovranità.
Successivamente, Netanyahu ha ringraziato Trump in un tweet: “Grazie @realDonaldTrump per l’amicizia che hai mostrato ad Israele e a me personalmente. Grazie per aver riconosciuto Gerusalemme e il Golan, per aver resistito all’Iran, per gli storici accordi di pace e per aver portato l’alleanza israelo-americana a livelli senza precedenti”.
Il messaggio di Netanyahu è arrivato diverse ore dopo che molti leader mondiali si erano già congratulati con il democratico Biden; ciò si spiega con il rifiuto di Trump di concedere la vittoria all’avversario e la decisione di portare avanti delle azioni legali contro i risultati elettorali, a suo dire, truccati. Uno dei portavoce di Netanyahu ha deciso di non rispondere alla richiesta di commentare il ritardo. Dani Dayan, ex console israeliano a New York, ha detto che il ritardo del primo ministro nel congratularsi con il nuovo presidente è stata una decisione precauzionale.
“C’è un presidente alla Casa Bianca che non ha ancora accettato la sconfitta e i cui desideri giocano sicuramente un ruolo importante nel processo decisionale di un capo dello stato; Trump rimarrà seduto alla Casa Bianca per ancora due mesi e mezzo”, ha detto Dayan alla Army Radio.
I legami particolarmente stretti dell’ala destra di Netanyahu con Trump hanno fatto seguito a dei rapporti difficili ed aspri con il predecessore Barack Obama, che alcuni critici sostengono abbia alienato i DEM e compromesso il supporto bipartisan statunitense a Israele.
Michael Oren, ambasciatore di Netanyahu a Washington quando Obama era presidente, prevede forti legami con Biden. “Saranno in disaccordo sul processo di pace e, di certo, sull’accordo iraniano del nucleare ma credo che la loro amicizia sia solida”.
Il mercato azionario israeliano ha risposto positivamente alla vittoria di Biden. Sia l’indice del blue-chip Tel Aviv 35 e il più ampio TA-125 sono aumentati dello 0,3% negli scambi mattutini.
Tuttavia, tra gli israeliani, Trump ha guadagnato una popolarità travolgente e molti potrebbero esseri delusi per la sconfitta. “Credo che il problema sia che Biden non porterà avanti politiche dure o forti tanto quanto quelle di Donald Trump”, ha detto Aaron Morali, uno studente di Tel Aviv. “Ha reso davvero difficile per gli iraniani avere un piano nucleare invece credo che in Biden troveranno qualcuno meno determinato e sono davvero molto, molto preoccupato per ciò che accadrà”.
(Foto: Getty Img and MEMO).
Traduzione per InfoPal di Sara Origgio.