Il prigioniero Abu Sisi rivela all’avvocato del Pchr dettagli sul suo rapimento in Ucraina

PCHR

Palestinian Centre for Human Rights

Press Release

 

Ref: 22/2011

Date: 21 March 2011

Time: 11:30 GMT

Il prigioniero Abu Sisi rivela all’avvocato del PCHR dettagli sul suo rapimento in Ucraina  

Il 19 febbraio 2011, membri dell’agenzia di intelligence di Israele (Mossad) rapirono Derar Mousa Yousef Abu Sisi, 42 anni, mentre si trovava in Ucraina. Abu Sisi è il direttore delle Operazioni del Dipartimento dell’Energia a Gaza. 

Il Mossad portò Abu Sisi in Israele. Abu Sisi è attualmente detenuto nella prigione di Ashkelon. 

Il 20 marzo 2011, un avvocato del Palestinian Centre for Human Rights (PCHR) è riuscito a fargli visita per la prima volta.

Abu Sisi ha raccontato all’avvocato del PCHR che il 19 febbraio 2011 stava viaggiando in treno da Kharkov a Kiev per incontrare suo fratello Yousef, che arrivava dall’Olanda. 

Abu Sisi ha dichiarato che tre persone, due in uniforme militare, entrarono nel suo scompartimento, sul treno, e gli chiesero di mostrare il passaporto, ma lui rifiutò. Allora, lo minacciarono e gli presero con la forza il passaporto. Lo costrinsero a scendere dal treno nella vicina stazione di Poltava. In quel momento lui si trovava ammanettato e bendato.

Fu trasportato in auto a Kiev. Una volta lì, fu tenuto in un appartamento dove c’erano altre sei persone che si presentarono come membri del Mossad. 

Abu Sisi ha riferito che, immediatamente, gli agenti del Mossad lo interrogarono e poi lo fecero salire su un aereo. Il volo durò tra le quattro e le cinque ore, prima di atterrare in un luogo a lui sconosciuto. Circa 30 minuti dopo, decollarono nuovamente, e il volo durò circa un’ora. All’arrivo, Abu Sisi si ritrovò in Israele. 

Abu Sisi ha riferito al legale del PCHR che gli fu negato di contattare un avvocato per 14 giorni. Tale rifiuto fu poi esteso per altri 11 giorni.

Ha spiegato che venne posto sotto interrogatorio intensivo e che gli furono negati i diritti legali.  

Bisogna far notare che le autorità di sicurezza israeliane hanno imposto un blackout mediatico sul rapimento di Abu Sisi, e hanno impedito agli avvocati di fargli visita per controllare il suo stato di salute e fornirgli assistenza legale durante il secondo periodo. 

Dopo aver appreso i dettagli da Abu Sisi, il PCHR pone dei dubbi sulla collusione di parti internazionali nel rapimento. In particolare, perché Abu Sisi non fu legalmente arrestato dalle autorità dell’Ucraine e non comparve in alcun tribunale del Paese.

Il PCHR esprime preoccupazioni sul deterioramento delle condizioni di salute di  Abu Sisi, e fa notare che soffre di colelitiasi e che prende medicine per la circolazione sanguigna. 

Egli sta soffrendo di problemi psicologici seri dopo essere stato sottoposto a lunghi interrogatori. 

Il PCHR chiede l’immediato rilascio di Abu Sisi.


Public Document

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For more information please call PCHR office in Gaza, Gaza Strip, on +972 8 2824776 – 2825893

PCHR, 29 Omer El Mukhtar St., El Remal, PO Box 1328 Gaza, Gaza Strip. E-mail: pchr@pchrgaza.org, Webpage http://www.pchrgaza.org

 

 

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