Il prigioniero al-Amur muore in un ospedale israeliano

Gaza-Quds Press e PIC. Il prigioniero palestinese Sami al-Amur è stato dichiarato morto giovedì mattina all’ospedale Soroka di Beersheba.

Al-Amur, di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, era in prigione dal 2008, scontando 19 anni di carcere.

La Società dei prigionieri palestinesi aveva reso noto mercoledì che la salute di al-Amur è gravemente peggiorata e che era stato portato all’ospedale di Soroka, dove era stato sottoposto a un complicato intervento chirurgico al cuore.

“Soffriva di un problema cardiaco congenito che è stato esacerbato dalla politica di negligenza medica, dal ritardo nelle cure e dalle dure condizioni di detenzione a cui è stato sottoposto negli anni”, ha spiegato la Società dei Prigionieri, che ha aggiunto che al-Amur era stato trasferito pochi giorni fa dal carcere di Nafha a quello di Ashkelon, e successivamente all’ospedale Soroka, dove è stato operato senza successo.

Ritiene, inoltre, al-Amur “una nuova vittima del crimine di negligenza medica, una delle politiche sistematiche più gravi che hanno causato la morte dei prigionieri negli ultimi anni”.

La Società ha precisato che con la morte di Sami al-Amur, il numero delle vittime tra i prigionieri è salito a 227, tra cui 72 a causa di negligenza medica, oltre a centinaia di altri che sono morti dopo la loro scarcerazione, affetti da malattie croniche e gravi contratte nelle carceri.

La Società dei prigionieri ritiene l’amministrazione carceraria israeliana “responsabile del martirio del prigioniero al-Amur, e del destino di tutti i prigionieri malati”.

Ha invitato tutte le autorità interessate ad “intervenire seriamente per fermare questo “crimine sistematico in corso” contro i prigionieri.

Al-Amur era tra i 550 prigionieri che soffrivano di diversi problemi di salute nelle carceri israeliane.