Il prigioniero Sabbah fermo al valico di Beit Hanoun: ‘ Voglio tornare a casa mia a Tulkarem!’

Gaza – Infopal. Il prigioniero Ahmad Sabbah, che le autorità di occupazione israeliane hanno deciso di allontanare a Gaza dopo la sua liberazione dal carcere, ha deciso di restare sul lato palestinese del confine del valico di Beit Hanoun (Erez) finché non potrà tornare dalla sua famiglia a Tulkarem (Cisgiordania).

Sabbah ha dichiarato ai giornalisti: “Non me ne andrò, anzi starò qui finché non verrò riportato dalla mia famiglia a Tulkarem, perché questo è un mio diritto”.

Sabbah ha eretto in quel punto una tenda per tenere un presidio al quale partecipano decine di palestinesi che gli erano venuti incontro per accoglierlo e felicitarsi per la sua liberazione.

Riyad al-Ashqar, portavoce del Comitato di sostegno ai prigionieri, ha detto che “gli occupanti utilizzano sistematicamente la politica degli allontanamenti forzati come forma di punizione dei prigionieri e dei loro familiari. Sono infatti decine i prigionieri allontanati, anche all'estero, con la scusa che essi non possiedono documenti d'identità palestinesi”.

Egli ha poi osservato che “queste scuse alle quali ricorrono gli occupanti per giustificare gli allentamenti forzati dei prigionieri vanno contro il diritto internazionale umanitario, che secondo l'art. 49 della Quarta Convenzione di Ginevra considera illegale gli allontanamenti, mentre l'art. 47 li considera un crimine di guerra”.

Pertanto il Comitato afferma che è necessario che le organizzazioni internazionali si adoperino per fermare questi nuovi crimini contro il popolo palestinese e i singoli individui colpiti da questi provvedimenti.

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