Gaza – The Palestine Chronicle. L’esercito israeliano ha annunciato mercoledì che due soldati sono stati uccisi e altri sette sono rimasti feriti, quattro dei quali in modo grave, in un incidente con un elicottero Black Hawk durante una missione di salvataggio di un soldato ferito a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Secondo il sito web israeliano Walla, questo è il primo incidente mortale che coinvolge un elicottero Black Hawk in 30 anni.
Il Black Hawk è un velivolo chiave per il trasporto e il soccorso dell’esercito israeliano, in grado di trasportare da 14 a 22 soldati.
Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha riferito che l’incidente ha anche lasciato un ufficiale gravemente ferito, tre soldati con ferite gravi e altri quattro moderatamente feriti.
L’elicottero sarebbe stato inviato per evacuare un soldato colpito da un cecchino palestinese.
Secondo il resoconto israeliano, l’elicottero ha raggiunto la scena dopo la mezzanotte, ma durante la fase finale dell’atterraggio si è schiantato vicino al Corridoio di Filadelfia per ragioni ancora da determinare.
L’esercito avrebbe avviato un’indagine per determinare le cause dell’incidente. I primi risultati suggeriscono che è stato probabilmente dovuto a un errore umano o tecnico, piuttosto che al fuoco nemico, secondo la versione ufficiale israeliana.
L’esercito israeliano ha messo a terra la sua flotta di elicotteri Black Hawk in attesa dei risultati dell’indagine sulle cause del malfunzionamento. Tuttavia, le operazioni di soccorso continueranno utilizzando altri tipi di elicotteri.
Il Canale televisivo israeliano Channel 14 ha descritto l’incidente come grave e che ha richiesto un complesso sforzo di salvataggio per le vittime.
Altri quattro elicotteri sono stati coinvolti nell’evacuazione dei soldati feriti in un’operazione che ha richiesto diverse ore nella prima mattinata di mercoledì.
Il comandante della Brigata Givati e altri alti ufficiali sarebbero arrivati sul posto per assistere all’operazione.
L’incidente segna il primo incidente di elicottero dall’inizio della guerra a Gaza, anche se non è il primo caso di danni ad un elicottero.
Il 7 ottobre, un elicottero Yasir ha preso fuoco dopo essere stato colpito dal fuoco dei combattenti delle Brigate al-Qassam mentre atterrava i soldati vicino al Kibbutz Alumim, a Gaza.
Anche altri elicotteri sono finiti sotto il fuoco negli ultimi mesi, ma senza vittime tra i piloti israeliani.
Genocidio in corso.
In spregio a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato, Israele ha affrontato la condanna internazionale per la sua continua e brutale offensiva su Gaza.
Attualmente sotto processo davanti alla Corte internazionale di giustizia per genocidio contro i palestinesi, Israele sta conducendo una guerra devastante su Gaza dal 7 ottobre.
Secondo il ministero della Salute di Gaza, 41.020 palestinesi sono stati uccisi e 94.925 feriti nel genocidio in corso a Gaza dal 7 ottobre.
Inoltre, almeno 11 mila persone sono irreperibili, presumibilmente morte sotto le macerie delle loro case in tutta la Striscia.
Israele afferma che 1.200 soldati e civili sono stati uccisi durante l’operazione “Ciclone di al-Aqsa” del 7 ottobre. I media israeliani hanno pubblicato rapporti che suggeriscono che molti israeliani sono stati uccisi quel giorno da “fuoco amico”.
Le organizzazioni palestinesi e internazionali affermano che la maggior parte delle persone uccise e ferite sono donne e bambini.
La guerra israeliana ha provocato una grave carestia, soprattutto nel nord di Gaza, che ha causato la morte di molti palestinesi, soprattutto bambini.
L’aggressione israeliana ha anche provocato lo sfollamento forzato di quasi due milioni di persone da tutta la Striscia di Gaza, con la stragrande maggioranza degli sfollati costretti nella città meridionale di Rafah, densamente affollata e vicina al confine con l’Egitto, in quello che è diventato il più grande esodo di massa della Palestina dalla Nakba del 1948.
Più tardi, durante la guerra, centinaia di migliaia di palestinesi hanno iniziato a spostarsi dal sud al centro di Gaza, alla costante ricerca di sicurezza.
Traduzione per InfoPal di F.L.