Il “principio della rana bollita” 

Dal web. Il “principio della rana bollita”  del filosofo americano Noam Chomsky.
E’ il principio secondo cui, la popolazione accetta la scomparsa dei valori e di conseguenza tutto ciò che ne deriva.
Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota  una rana. Il fuoco sotto la pentola è acceso e quindi l’acqua si riscalda lentamente.
Dopo un po’, diventa tiepida ma la rana trovandola piuttosto gradevole, continua tranquillamente a nuotare.
Dopo qualche minuto, la temperatura sale ancora, la rana si rilassa, e pur trovando il liquido meno gradevole di prima, continua a non spaventarsi.
 L’acqua adesso è davvero troppo calda e la rana si è indebolita, non ha la forza di reagire.
Sopporta e non fa nulla mentre la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana muore bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50°, sicuramente sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.”
È una storiella che rende più facile la comprensione della 3ª di 10 strategie della manipolazione elaborata da Chomsky che testualmente scrive:
“Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi”.
 È in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberiste) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90:
Stato minimo
Privatizzazioni
Precarietà
Flessibilità
Disoccupazione di massa
Salari che non garantiscano più redditi dignitosi
Tutti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta e che ci hanno portato dove siamo proprio “grazie” al principio accuratamente adottato, della rana bollita.
Ecco la lista completa di Chomsky:
1-La strategia della distrazione
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni
3- La strategia della gradualità (rana bollita)
4- La strategia del differire
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono