Il Qatar ammette di aiutare l’opposizione siriana

PressTv. L’emiro del Qatar Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani ha ammesso che Doha “ha usato tutti i mezzi a disposizione” per aiutare l’opposizione siriana.
“E’ meglio per gli stessi Paesi arabi ottemperare ai loro doveri umanitari, politici e militari e fare quanto è necessario per fermare il bagno di sangue in Siria”, ha affermato Sheikh Hamad alla 67a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, martedì 25 settembre.
Il governante qatariota ha detto anche che l’attuale situazione in Siria è “inaccettabile”, affermando che i siriani stanno lottando contro la dittatura e la corruzione per conquistare la libertà.
“I siriani sono deprivati del legittimo diritto alla libertà e la rimozione dei dittatori richiede una resistenza continua”, ha dichiarato l’emiro.
I colpi di Stato non sono infrequenti in Qatar. Sheikh Hamad raggiunse il potere nel 1995 dopo aver orchestrato un golpe contro il proprio padre.
Il Qatar non ha mai tenuto una sola elezione, a nessun livello, e non viene rispettato alcun principio basilare della democrazia.
Il Paese, che ospita la più grande base militare statunitense nel Medio Oriente, è una monarchia assoluta dove la famiglia Al Thani controlla lo Stato e tutte le sue istituzioni.
Inoltre, Doha fornisce ai ribelli siriani appoggiati dall’estero supporto finanziario e armi, che hanno causato la morte di molti civili.