Il rabbino capo di Israele sostiene l’esclusione delle donne medico dalla conferenza


Di Jonathan Shamir. “Non si può dire esplicitamente. È illegale. Va fatto in modo intelligente”, ha affermato il Rabbino Capo sefardita Yitzhak Yosef al nuovo ministro della Salute e degli Interni israeliano.

Sabato sera il Rabbino Capo sefardita di Israele si è espresso contro le donne medico che si presentano davanti ai rabbini e ha invitato un ministro della Salute e degli Interni lealista a condizionare i bilanci dei consigli locali alla creazione di istituzioni religiose ebraiche.
In una conferenza sulla Torah trasmessa in diretta web, il Rabbino Capo Yitzhak Yosef ha prestato il suo sostegno al Rabbino della città di Or Yehuda, nel centro di Israele, che ha portato avanti la conferenza dopo che un gruppo di medici ha annullato la propria partecipazione avendo scoperto che nessun medico donna era stato invitato.
“Non ci insegneranno come trattare le donne. Sappiamo bene come la nostra Torah si riferisce alle donne. Cosa c’entra con le donne che parlano davanti a tutti questi rabbini? Cosa siamo noi? Ebrei riformati? Vogliono la coercizione antireligiosa. Copiano tutto dagli ebrei riformati”, ha dichiarato Yosef. (L’ebraismo riformato, chiamato anche ebraismo liberale o ebraismo progressista, è una forma di ebraismo nata nel 19° secolo in Germania e diffusasi successivamente principalmente negli Stati Uniti d’America, ndr).
Rivolgendosi al ministro della Salute e degli Interni Moshe Arbel del Partito ultra-ortodosso Shas, che sta sostituendo Arye Dery come ministro, il Rabbino Yosef ha affermato che dovrebbe fornire finanziamenti ai consigli locali solo se costruiscono sinagoghe e yeshiva (seminari di apprendimento religioso, ndr).
“Non va detto esplicitamente. È illegale. Va fatto in modo intelligente”, ha commentato il Rabbino.
Arbel non ha risposto ai commenti, ma lo si vede sorridere in diretta.
Avigdor Lieberman, leader del Partito di opposizione di destra Yisrael Beiteinu (Israele, Patria Nostra), ha invitato a licenziare il Rabbino Yosef. “È giunto il momento di porre fine alla folle rapina al tesoro pubblico”, ha twittato l’ex ministro delle Finanze.
Ori Narov, consigliere capo del Centro di Azione Religiosa d’Israele (IRAC), ha risposto alle osservazioni del Rabbino Yosef dicendo “La dichiarazione del Rabbino Yitzchak Yosef è un’affermazione inaccettabile che mina lo Stato di diritto ed è una continuazione diretta di una catena di dichiarazioni inaccettabili e inappropriate fatte dal Rabbino Yosef in violazione della legge”.
Narov ha aggiunto che l’IRAC ha già presentato una petizione nel 2021 affinché il Rabbino Capo sia sottoposto a procedimenti disciplinari per dichiarazioni offensive e umilianti contro intere comunità, compreso il movimento di riforma.
“È triste, deplorevole e irritante che il ministro dei Servizi Religiosi stia temporeggiando in una decisione che dovrebbe essere data per scontata in un Paese governato dallo Stato di diritto. Chiediamo al Ministro di esercitare la sua autorità sulla questione e sanzionare il Rabbino Yitzhak Yosef con procedimenti disciplinari senza ulteriori indugi”, ha aggiunto Narov.
Nonostante il fatto che Arbel sia stato nominato definitivamente nel governo, il Rabbino Yosef allude all’imminente ritorno di Dery.
La Corte Suprema israeliana ha interdetto Dery, leader di lunga data del partito e fedele alleato del primo ministro Benjamin Netanyahu, dai due incarichi ministeriali sulla base delle sue condanne penali.
La coalizione, tuttavia, ha promesso di aggirare la sentenza bomba approvando la cosiddetta “Legge Dery”, che impedirebbe alla Corte Suprema di intervenire nelle nomine ministeriali.

Traduzione di Beniamino Rocchetto