Il rabbino capo francese esorta Israele a “finire il lavoro” a Gaza

The Cradle. Accusato di genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), Israele ha ucciso oltre 40.000 Palestinesi nella sua guerra a Gaza

Il rabbino capo francese, Haim Korsia, ha giustificato la brutale guerra di Israele alla Striscia di Gaza in un’intervista televisiva il 26 agosto, esortando l’esercito israeliano a “finire il lavoro”.

Korsia ha dichiarato al canale francese BFM TV di sostenere il primo ministro Benjamin Netanyahu.

Il rabbino ha descritto gli attacchi indiscriminati di Israele contro l’enclave assediata come “atti di guerra” e ha affermato che tutte le azioni di Israele nella Striscia sono necessarie per “proteggere i suoi cittadini”.

“È un atto di guerra che nessun paese al mondo condurrebbe come Israele sta facendo, e non ho assolutamente nulla di cui vergognarmi nel modo in cui Israele sta conducendo i combattimenti”, ha detto Korsia in risposta a una domanda sulle vittime civili.

Quando gli è stato chiesto se fosse critico nei confronti della condotta di Netanyahu a Gaza, ha detto: “Non sono mai a disagio con un’azione che consiste nel difendere i propri cittadini”.

In risposta alla domanda se condanni i massacri israeliani contro i civili come aveva condannato le morti israeliane del 7 ottobre, il rabbino ha detto: “Non sono della stessa classe”.

Un membro del parlamento francese, Aymeric Caron, ha criticato duramente i commenti del rabbino, definendoli  un’”apologia per crimini di guerra e crimini contro l’umanità“.

“Il rabbino capo Haim Korsia dichiara tranquillamente di sostenere il genocidio in corso a Gaza, che è meritato e chiarisce il suo odio per i Palestinesi“, ha aggiunto Caron.

“Questi sono crimini punibili per legge… E io che pensavo che gli uomini religiosi dovessero difendere i valori morali e la sacralità della vita”, ha aggiunto il parlamentare.

Il bilancio delle morti confermate nella Striscia di Gaza è salito a 40.534, la maggior parte di loro  sono donne e bambini. Altri 93.778 Palestinesi sono rimasti feriti a causa della guerra.

L’esercito israeliano ha ripetutamente colpito scuole e strutture dell’ONU che ospitano i Palestinesi sfollati.

Le malattie si sono diffuse nell’enclave assediata a causa della guerra. Gli esperti dell’ONU, l’EU e Human Rights Watch (HRW) hanno tutti affermato che Israele sta usando la fame come arma contro la popolazione di Gaza.

La Corte Penale Internazionale (ICC) ha annunciato a maggio la sua decisione di richiedere mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant, un’azione sostenuta dal governo francese. La decisione dell’ICC comprende anche mandati di arresto per i leader di Hamas Yahya Sinwar e Mohammad Deif.

Israele è accusato di genocidio anche dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli