Israele ha aperto la strada all’infanticidio: i minori del nemico sono un obiettivo sensibile. Da colpire. L’ennesima conferma della pulizia etnica attualmente in corso contro il popolo palestinese.
Può mai essere considerato, uno stato che viola le più basilari regole della civiltà, una "ricchezza", un "patrimonio" dell’umanità?
Ammesso che non si voglia, neanche poi così cripticamente, intendere che tal ricchezza e valore sono di tipo geo-strategico, militare e industriale. Pensiamo, infatti, agli enormi profitti che traggono dalla guerra contro palestinesi e libanesi, ma anche iracheni e afghani (…), le multinazionali degli armamenti made in Usa and Europa, le lobbies petrolifere, e così via…
Per non parlare dei vantaggi strategici del mantenere il Vicino e Medio Oriente in una situazione di perenne instabilità, del far elevare il prezzo del petrolio, del posizionarsi in zone produttrici di greggio….
Se è questo che i nostri politici – Usa e Israele dipendenti intendono, che abbandonino il linguaggio dell’ipocrisia e parlino chiaro. La gente è un po’ intorpidita dalla becera tv italiana e dallo spesso pessimo giornalismo cartaceo, ma proprio scema non è, è inizia a capire che lor signori stanno giocando a Risiko e che si stanno spartendo il mondo, e che a noi, invece, vengono a parlare di "lotta al terrorismo globale".
Dal nostro corrispondente.
Il Movimento Internazionale per la Protezione dell’Infanzia, ieri, 27 luglio, ha reso noto che, nella Striscia di Gaza, nei 31 giorni scorsi, Israele ha ucciso 31 minori palestinesi. Cioè, uno al giorno.
In un comunicato, ha spiegato che il gran numero di bambini uccisi durante la vasta operazione militare nella Striscia di Gaza, è una violazione delle leggi internazionali umanitarie: questa prassi andrà a incidere non solo per le due parti in conflitto, ma anche per i paesi non coinvolti direttamente – soggetti terzi obbligati a rispettare questi principi. Insomma, Israele ha aperto la strada a violazioni dei diritti dell’infanzia, ha creato una nuova prassi molto pericolosa.
Il movimento ha ricordato che nellultimo mese di guerra tra i militari israeliani e i gruppi palestinesi armati sono stati violati i principi della legge internazionale – in particolare il principio di distinzione, che richiede dalle parti in guerra di distinguere tra i civili e gli obiettivi civili da una parte e quelli militari dallaltra.
E ha aggiunto che la tattica israeliana nella Striscia di Gaza è stata condannata dallUnione Europea e dalle Nazioni Unite perché non è equivalente: le perdite umane e i feriti tra i palestinesi e la distruzione delle infrastrutture civili sono considerate eccessive in confronto ai guadagni militari che Israele intende realizzare tramite queste operazioni.
L’organizzazione internazionale ha anche sottolineato che le forze aeree e terrestri e la Marina israeliana hanno aperto il fuoco verso zone affollate nelle città e nei campi profughi della Striscia di Gaza, comprese quelle intorno agli ospedali, alle scuole e ai complessi pieni di gente.
Di seguito i nomi dei minori uccisi da Israele dal 26 giugno al 26 luglio 2006:
Anwar Ismail Atahhah 12 anni
Saleh Sleimna 16 anni
Rwan Fred Hajiaj 5 anni
Khaled Nidal Wahbah 1 anno
Mahfuth Farid Naser 15 anni
Ahmad Ghaleb Abu Amaishah 16 anni
Ahmad Fathi Odeh Shbat 16 anni
Walid ahmud Al-zanati 12 anni
Salah Hamad 17 anni
Ibrahim Ali Katush 15 anni
Mahmud Mohammad Al-asar 15 anni
Ibrahim Ali Al-nabahin 15 aani
Ahmad Abdelmenem Abu Hajaj 16 anni
Nasrallah Nabil Abu Salmiah 5 anni
Ayah Nbil Abu Salmiah 7 anni
Iman Nabil Abu Salmiah 11 anni
Yahia Nabil Abu Salmiah 9 anni
Huda Nabil Abu Salmiah 13 anni
Basmah Nabil Abu Salmiah 15 anni
Sumaia Nabil Abu Salmiah 16 anni
Raji Omar Defallah 16 anni
Mhana Said Misleh 16 anni
Ahmad Rawhi Abdu 13 anni
Fadwa Faidsal Al-arufi 13 anni
Mahmud Awad Mahrah 17 anni
Khitam Mohammad Taeh 11 anni
Nadi Habib Al-attar 11 anni
Saleh Ibrahim Naser 13 anni
Bashir Abdallah Awad Abu Thaher 12 anni
Baraa Naser Habib 3 anni