Il Regno Unito condanna i piani di insediamento israeliani

 

340835CBetlemme – Ma’an. Questo mercoledì il Foreign Office britannico si è espresso in parole di condanna per i piani di insediamento israeliani annunciati la scorsa settimana, chiedendone la revoca al governo di Israele.

Tobias Ellwood, ministro britannico per il Medio Oriente, ha ribadito “la profonda preoccupazione del Regno Unito alla notizia delle 1065 unità di insediamento che sarebbero in cantiere, con la tutt’altro che remota possibilità di costruzioni abusive o condotte su terre di proprietà dei palestinesi”.

Una fonte informata sui fatti ha dichiarato che la settimana scorsa l’Amministrazione Civile israeliana ha approvato un piano di 1065 unità abitative, da concentrare in otto diversi insediamenti nella Gerusalemme Est occupata e in Cisgiordania. Il piano prevede l’occupazione di 228 unità abitative già esistenti, oltre che 541 nuove unità da costruire, e una rete di infrastrutture che ne colleghi altre 296.

Ellwood ha lanciato un appello al governo israeliano affinché faccia un passo indietro e annulli quanto stabilito, sostenendo che “ogni annuncio di insediamento non può che avere un impatto negativo sulle future negoziazioni di pace”. Ha, inoltre, aggiunto: “La posizione del Regno Unito a riguardo è chiara. Gli insediamenti israeliani sono illegali per il diritto internazionale e minano le prospettive di una soluzione a due Stati”.

Negli ultimi venti anni gli insediamenti ebrei hanno subito un notevole aumento nelle terre di Cisgiordania e della Gerusalemme Est, limitando drasticamente la possibilità di esistenza di uno Stato Palestinese contiguo. Il governo israeliano assicura a più di mezzo milione di ebrei strade, acqua, e sistemi fognari, che rimangono inaccessibili a molti palestinesi locali. La comunità internazionale ha condannato con forza il processo di insediamento di Israele, facendo pressione sul governo affinché ne interrompa la pratica.

Traduzione di: Daniela Aronica