Il Regno Unito deve impedire agli speculatori degli insediamenti coloniali di lavorare sulla linea ferroviaria ad alta velocità

E.I. La società pubblica che sta costruendo una linea ferroviaria ad alta velocità in tutta l’Inghilterra ha il diritto di escludere dai lavori una ditta spagnola che sta aiutando Israele a colonizzare i territori palestinesi, in violazione del diritto internazionale.

E’ questa la conclusione alla quale è giunto un nuovo documento del Centro Europeo di Sostegno Legale (ELSC )e degli Avvocati per i Diritti Umani dei Palestinesi (LPHR).

HS2 Ltd sta costruendo la linea ad alta velocità che collegherà Londra, Birmingham, Manchester e Leeds, e sta già cercando offerte per le gare d’appalto.

La ditta HS2 è interamente finanziata dal governo britannico ed è sotto la supervisione del Dipartimento per i Trasporti del Regno Unito.

Il costruttore spagnolo di treni CAF è tra le aziende che sperano di fornire materiale rotabile per HS2.

E’ infatti tra le cinque aziende selezionate da HS2 come potenziali fornitori di locomotive e carrozze.

Ma attualmente la CAF sta dirigendo anche i lavori per l’estensione della metropolitana leggera di Gerusalemme, un tram israeliano che collega Gerusalemme con gli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata.

Crimine di guerra.

La complicità della CAF nelle continue violazioni del diritto internazionale da parte di Israele giustifica la sua esclusione dagli appalti pubblici nel Regno Unito, dicono le due associazioni di avvocati.

Essi sottolineano che “ogni insediamento illegale israeliano, costruito su terreni sottratti al popolo palestinese, è considerato un crimine di guerra in base alla Quarta Convenzione di Ginevra”.

Recentemente, nel 2019, il governo britannico ha riaffermato la sua posizione secondo la quale le colonie israeliane “sono illegali in base al diritto internazionale”.

Gli attivisti hanno fatto pressione sul governo perché dimostri nella pratica quel che afferma sulla carta.

La Palestine Solidarity Campaign ha mobilitato i suoi sostenitori per l’invio di una e-mail al ministro dei trasporti Andrew Stephenson, esortandolo ad escludere la CAF da qualsiasi gara di appalto con HS2.

Circa 2000 persone hanno partecipato a questa iniziativa, obbligando Stephenson a rispondere che “sarebbe inappropriato per il dipartimento intervenire”.

Ma i due gruppi di legali hanno respinto questo commento. Essi sostengono che HS2 è “legalmente autorizzata e dovrebbe prendere tutte le misure necessarie” per impedire alla CAF di poter presentare delle offerte.

Gli enti pubblici come HS2 sono vincolati da obblighi legali internazionali a “rispettare, proteggere e soddisfare i diritti umani” e ad evitare relazioni economiche con aziende coinvolte in violazioni del diritto internazionale, sostengono i gruppi per i diritti.

Il sistema legale del Regno Unito permette che le autorità pubbliche escludano dai contratti le compagnie coinvolte in “gravi irregolarità professionali”.

Le associazioni per i diritti sostengono che tale cattiva condotta include il coinvolgimento nelle continue violazioni del diritto internazionale – come l’occupazione e la colonizzazione della terra palestinese da parte di Israele.

Aumento delle proteste.

La CAF ha dovuto affrontare proteste sempre crescenti per il ruolo che ha avuto nella costruzione della metropolitana leggera di Gerusalemme.

Nel 2019 il suo comitato ufficiale dei lavoratori ha votato contro la partecipazione al progetto e ha esortato la direzione a ritirarsi.

Un anno fa oltre 70 tra partiti politici, sindacati ed altre associazioni nei Paesi Baschi, dove ha sede la CAF, hanno esortato i produttori di convogli ferroviari a ritirarsi da un progetto che “rafforza palesemente l’apartheid israeliana”.

I gruppi baschi hanno ricordato alla CAF che la compagnia francese Veolia è stata costretta a ritirarsi dal progetto della metropolitana leggera di Gerusalemme nel 2015, dopo una prolungata campagna internazionale.

Tuttavia, la CAF finora ha ignorato questi richiami e rimane profondamente coinvolta nella linea ferroviaria dei coloni israeliani.

Ecco perché lo scorso dicembre oltre 30 organizzazioni hanno chiesto all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di includere la CAF nel database dell’ONU delle imprese coinvolte nelle attività degli insediamenti illegali di Israele.

Aiutando ad estendere la metropolitana leggera di Gerusalemme, la CAF è coinvolta in “violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani fondamentali contro i Palestinesi”, ha osservato Maha Abdallah del Cairo Institute for Human Rights Studies – uno dei firmatari dell’appello.

“Accogliamo con favore il documento legale di LPHR e ELSC che conclude che è legale per il governo britannico escludere la CAF, e qualsiasi altra azienda che viola i diritti umani palestinesi, dal processo di appalto per HS2”, ha dichiarato a The Electronic Intifada Alys Samson Estapé, coordinatore per l’Europa del Comitato Nazionale per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni della Palestina.

Estapé ha inoltre aggiunto che “la CAF non dovrebbe essere ricompensata con i contratti” per aver favorito la violazione del diritto internazionale.

“Al contrario, come per Veolia, dovrebbe essere boicottata fino a quando non mette fine alla sua complicità con l’apartheid israeliana”.

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi