Il Segretario generale ONU in visita in Cisgiordania e a Gaza

Gaza-a’an, PIC e Quds Press. Il Segretario generale dell’ONU, Antonio Gutierrez, è arrivato mercoledì mattina nella Striscia di Gaza assediata, dopo aver visitato Israele e i Territori palestinesi, come parte del suo primo viaggio nella regione.

Gutierrez e il suo staff sono entrati a Gaza attraverso il valico di Beit Hanoun (Erez), controllato dalle forze israeliane. L’obiettivo della visita è quello di “conoscere la situazione umanitaria” nell’enclave costiera bloccata.

Il Segretario Onu ha tenuto diversi incontri con dirigenti dell’Autorità Palestinese e di Israele, dal suo arrivo, domenica 27 agosto.

Durante la visita in Cisgiordania, Gutierrez ha incontrato diversi Palestinesi con familiari uccisi o imprigionati dalle forze israeliane. All’incontro erano presenti il segretario-generale dell’OLP, Saeb Erekat, il direttore del Comitato per gli Affari dei prigionieri, Issa Qaraqe, e l’ambasciatore palestinese all’ONU Riyad Mansour, secondo quanto dichiarato dal comitato per i prigionieri.

Le famiglie dei prigionieri hanno chiesto a Gutierrez di intraprendere misure serie per salvare la vita degli oltre 6.000 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.
Visita nella Striscia di Gaza.
Secondo quanto riportato dall’agenzia PIC, nella sua visita nella Striscia di Gaza, il Segretario-generale dell’ONU ha rifiutato di incontrare le famiglie dei prigionieri (lunedì aveva visitato quelle dei soldati israeliani catturati a Gaza, esprimendo loro solidarietà).

Sin dal mattino di mercoledì, le famiglie dei prigionieri palestinesi gazawi rinchiusi nelle carceri israeliane hanno manifestato nei pressi del valico di Beit Hanoun per protestare contro il rifiuto da parte di Gutierrez di incontrali.

Il Comitato per i prigionieri di Gaza ha criticato il rifiuto del Segretario generale dell’ONU di ascoltare i racconti delle famiglie e le loro sofferenze, e lo ha invitato a riconsiderare la sua “posizione disumana, in quanto il popolo palestinese sotto occupazione è la vera vittima del terrorismo israeliano”.

Gutierrez chiede la fine dell’assedio su Gaza.

Durante la visita alla Striscia di Gaza, mercoledì, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha incoraggiato la riconciliazione nazionale palestinese e ha chiesto che il decennale blocco di Israele sul territorio venga eliminato, descrivendo la vita nell’enclave costiera assediata come “uno delle più drammatiche crisi umanitarie che abbia mai visto”.

Il capo delle Nazioni Unite, che ha tenuto i colloqui con la leadership palestinese e israeliana lunedì e martedì, ha detto ai giornalisti che “è profondamente commosso di trovarsi oggi a Gaza, purtroppo a testimoniare una delle più drammatiche crisi umanitarie che abbia visto in molti anni di lavoro come inviato umanitario nelle Nazioni Unite “.
Ha aggiunto che è “importante sollevare i blocchi” imposti su Gaza, in riferimento all’assedio israelo-egiziano.

Gutierrez ha anche annunciato lo stanziamento di emergenza di 4 milioni di dollari da parte del Fondo centrale delle Nazioni Unite per le operazioni umanitarie a Gaza.
Durante la conferenza stampa tenutasi in una scuola di Beit Lahiya, diretta dall’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Gutierrez ha ribadito il proprio sostegno alla soluzione dei due Stati in cui uno Stato palestinese, tra cui la Striscia di Gaza, viva “in pace e sicurezza insieme a Israele”.