Il soldato israeliano Shalit scrive una lettera ai familiari attraverso mediatori egiziani.

Dal nostro corrispondente e da www.aljazeera.net.

Una fonte informata ha reso noto che il soldato israeliano prigioniero nella Striscia di Gaza, Gilad Shalit, ha mandato una lettera alla famiglia attraverso mediatori egiziani. Nella lettera spiega che sta bene.

La "fonte informata", che è stata citata oggi anche dal quotidiano egiziano AlAyyam, informa che la lettera del caporal Shalit ai suoi genitori "conferma che il soldato è vivo e apre la strada a uno scambio di prigionieri".
  
Il quotidiano spiega che la lettera è stata spedita in Egitto da una delegazione di Hamas, il cui braccio armato è uno dei tre gruppi che hanno rivendicato il raid del 25 giugno scorso quando il soldato Shalit è stato catturato.
  
La lettera è stata consegnata alle autorità israeliane che l’hanno portata al padre di Shalit.

Delegati di Hamas dell’ufficio politico in esilio si trovano al Cairo per negoziare, attraverso mediatori egiziani, i termini dello scambio tra il prigioniero Shalit e i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.
  
Hamas insiste che lo scambio deve includere i dirigenti palestinesi imprigionati -come Marwan Barghuti di Fatah e Ahmed Saadat del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, così come decine di altri politici arrestati dopo la cattura di Shalit.
  
Hamas chiede anche il rilascio dei palestinesi detenuti da lungo tempo, le donne e i minori.

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