‘Il sostegno al rapporto Goldstone è una vittoria per la giustizia e per le vittime’.

Infopal, sabato 17 ottobre. Il sostegno al Rapporto Goldstone sui crimini di guerra israeliani a Gaza, assicurato ieri dalla maggioranza dei Paesi membri del Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, ha suscitato grande entusiasmo e soddisfazione.

Pubblichiamo qui di seguito alcune dichiarazioni.

Dall'ufficio stampa del PRC – Palestine Return Center  e della European Campaign to end the siege on Gaza.

“Il sostegno al rapporto Goldstone è una vittoria per la Giustizia e per le Vittime”.

Londra, 16 ottobre 2009

Il Palestine Return Center (PRC) di Londra e la European Campaign to End the Siege (ECESG) on Gaza esprimono grande soddisfazione per l'approvazione del Rapporto Goldstone da parte del Consiglio per i Diritti umani dell'Onu.

Entrambi lo considerano come un punto di svolta per portare giustizia alle vittime attraverso il perseguimento dei criminali di guerra.

Il voto sul rapporto è giunto dopo un ritardo provocato dall'Anp, all'inizio di ottobre. In due giorni di discussioni prolungate, il rapporto è passato al Consiglio per i Diritti umani dell'Onu dove la maggioranza lo ha approvato.

25 Paesi hanno votato a favore del rapporto Goldstone, mentre 6 l'hanno rifiutato e 11 si sono astenuti.

Il dott. Arafat Madi, Direttore esecutivo del PRC e presidente della ECESG ha dichiarato che tale decisione va a sostegno delle vittime dell'offensiva israeliana su Gaza.

Madi, che ha guidato la delegazione del PRC al Consiglio per i Diritti umani dell'Onu a Ginevra, ha aggiunto, durante una conferenza stampa, che “la decisione di stostenere il rapporto è essenziale poiché esso condanna chiaramente i leader israeliani per aver commesso crimini di guerra contro civili innocenti nella Striscia di Gaza assediata. Dobbiamo usare questa possibilità per portare i criminali di guerra di fronte alla Corte internazionale di Giustizia dell'Aja”.

Secondo Madi, la nuova convocazione della seduta straordinaria per la votazione sul rapporto è dovuta alle pesanti pressioni esercitate da varie organizzazioni non governative palestinesi, gruppi e personalità sull'Anp che ne aveva rinviato il voto al marzo del 2010.

Una delegazione del PRC ha seguito i due giorni di sessione dove si sono svolte serie discussioni. Giovedì 15 ottobre, una delegazione arabo-palestinese aveva iniziato le consultazioni sul rapporto con il Procuratore della Corte internazionale di Giustizia dell'Aja.

E' importante notare che il rapporto Goldstone, pubblicato a fine settembre, identifichi i crimini di guerra commessi durante la guerra israeliane su Gaza tra dicembre 2008 e gennaio 2009. (…)

Il 27 dicembre del 2008, l'esercito israeliano lanciò il più brutale e selvaggio attacco sui palestinesi. Per 23 giorni, Israele fece uso di tutta la propria forza contro i civili di Gaza: molti furono uccisi e altri feriti.

Israele lanciò un'offensiva su vasta scala a Gaza che provocò la morte di almeno 1.400 palestinesi e il ferimento di altri 5000.

Le infrastrutture di Gaza furono distrutte con gli attacchi israeliani contro scuole, ospedali, strade, fonti idriche, sistema fognario, fattorie e stazioni di polizia.

Hamas. Il leader di Hamas, Khaled Mishaal, ieri ha accolto con favore l'esito della votazione al Consiglio per i Diritti umani: “Diamo il benvenuto al voto sul rapporto Goldstone – ha spiegato durante un'intervista televisiva -. Noi lo consideriamo come una vittoria per i palestinesi”.

E ha evidenziato la necessità che la comunità internazionale porti Israele di fronte a tribunali internazionali e locali per rispondere dei crimini di guerra commessi contro la Striscia di Gaza.

In un comunicato diffuso ieri, il movimento di Hamas ha dichiarato che la nuova discussione sul rapporto è un traguardo per il nostro popolo, per coloro che lo sostengono e chi ha insistito affinché il Consiglio per i Diritti umani aggiornasse la seduta e si raggiungesse la votazione in onore del sangue versato dai palestinesi e per evitare che i criminali sionisti sfuggano alla giustizia internazionale”.

Da parte sua, il governo di Gaza ha espresso apprezzamento e gratitudine per l'esito del voto per “ogni Paese che ha sostenuto la risoluzione”.

E ha aggiunto che l'avallo della risoluzione del Consiglio per i Diritti umani sul rapporto Goldstone va nella “giusta direzione”.

L'Anp di Ramallah. L'Autorità palestinese ha accolto con favore l'avallo del rapporto.

Secondo Mohammad Dahlan, membro del Comitato centrale di Fatah, “l'approvazione del rapporto Goldstone è una vittoria”.

In un comunicato stampa, Dahlan sottolinea: “La votazione al Consiglio per i Diritti umani è il primo passo per portare Israele, criminale di guerra – laddove sia dichiarata tale – di fronte a corti internazionali”.

E ha aggiunto: “Gli sforzi compiuti negli ultimi mesi dall'Olp e da tutte le organizzazioni, sopra a tutti, dal presidente Abbas, sono stati coronati dall'importante risultato raggiunto oggi (ieri, ndr)”.

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