Il Sud Africa fu sospeso dalla Fifa dal 1976 fino al 1992. Per Israele nessuna sospensione

Di Parallelo Palestina. Il Sud Africa fu sospeso dalla Fifa dal 1976 fino al 1992, quando cadde il regime di apartheid.

E’ giunto il momento che l’Anp se ne vada a quel paese in anticipo per i suoi ripetuti fallimenti nel rappresentare il popolo palestinese e nel difendere i propri interessi nazionali.

Nel 2008 l’Anp ostacolò il passaggio di una risoluzione delle Nazioni Unite proposta dallo Stato del Qatar per chiedere la fine del blocco della Striscia di Gaza.
Nel 2009 abbandonò la risoluzione per il Consiglio dei Diritti Umani che doveva inoltrare la relazione del giudice Richard Goldstone sui crimini di guerra a Gaza al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
L’Anp ha così acquisito il record unico di anteporre gli interessi di Israele, a quello dei palestinesi.https://www.middleeastmonitor.com/resources/commentary-and-analysis/18944-never-mind-israel-its-time-to-show-the-red-card-to-the-pahttps://www.middleeastmonitor.com/news/middle-east/18945-widespread-anger-after-the-withdrawal-of-bid-to-suspend-israel-from-fifa

http://www.maannews.com/Content.aspx?id=765678

Così commenta Mazin Qumsiyeh

La vita qui va avanti con i suoi alti e bassi. Sul lato negativo abbiamo notato con sgomento come il signor Jibril Rjoub abbia deciso unilateralmente di capitolare nei confronti del Governo israeliano che non sarà perseguito nella FIFA (Fédération Internationale
de Football Association), anche se  viola i diritti umani fondamentali compresi i diritti degli atleti. La decisione è stata presa senza metodo democratico, senza la consulenza di altri (nemmeno dei nostri atleti) e ha contraddetto le promesse di Rjoub fatte precedentemente sui media.
C’è una campagna Avaast che raccoglie le firme per un “cartellino rosso” a Mr. Rjoub (vedi https://secure.avaaz.org/ar/red_card_rjoub/?rc=fb&pv=61) per avere adottato questa decisione unilaterale e antidemocratica.

Questa è l’ultima di una serie di battute d’arresto che dimostrano quanto il processo di Oslo sia stata davvero una seconda Nakba per noi.
Ha creato una squadra d’élite privilegiata che parla come se fosse 
contro l’occupazione, ma, in pratica, facilita e radica l’occupazione / colonizzazione.

Domande per il pensiero filosofico del calibro di Jibril Rjoub: chi era la donna che ha rifiutato di cedere il posto a un uomo bianco in un autobus in America?
Chi era primo ministro in Inghilterra all’epoca, che ministro dello sport, ecc? Chi ha fatto la differenza… chi è ricordato?
Fra
50 anni chi si ricorderà di te? Se ricorderanno che cosa ricorderanno?
Cosa
ricordiamo di Vichy o Buthalesi?

Riflettendo secondo un punto di vista filosofico, pensiamo a quanti esseri umani sono deboli e non hanno una spina dorsale. Non rispettano se stessi né credono in se stessi. Riescono a scivolare lungo il pendio della vita “andando d’accordo” e favorendo i loro interessi individuali, il loro ego finanziario o personale.
Gesù ha detto: “Serve all’uomo conquistare
il mondo intero se perde se stesso?”
Ho schizzato questi
esempi forse per il mio prossimo libro.

Su un altro versante ci sono bravissime persone che continuano a fare incredibilmente un buono lavoro.
Abbiamo avuto una
Betlemme Rotary che si è riunita per celebrare la conclusione di un progetto a Gaza (Salute materna e infantile), e avviarne un altro con l’aiuto di un nostro
collega giapponese.
Il Dr. Asaad Ramlawi (Ministero della Salute) ci ha fornito una presentazione che fa riflettere sulla malnutrizione in Palestina.
Abbiamo avuto una crescita nelle nostre attività.
I volontari del Museo fanno due viaggi di studio ogni settimana (questa settimana è stato quello di Wadi Fukin e Neni Naim / Kufr Breik).
Abbiamo avuto una discussione produttiva sul progetto “Valle del Giordano (sostenibilità e la biodiversità)”.
Abbiamo creato
nuovi impianti.
Ci siamo incontrati con numerose delegazioni ospiti tra cui un
gruppo di innovatori (scrittori, artisti, ecc) che sono venuti per la prima volta in Palestina (http://palfest.org/).
Abbiamo
avuto un evento in Piazza della Mangiatoia: abbiamo raccolto le impronte digitali per la libertà (Iniziato da colleghi di Nazareth, http://www.fpp.today/)
Abbiamo avuto l’onore di incontrare Waheeb figlia di Tawfiq
Ziyad, il famoso poeta palestinese:
con l’aiuto di Mr. Qavi
(Donatore) presso il Museo di Storia Naturale abbiamo distribuito targhe per due mesi con alcuni versi del suo poema Baqoun:

Qui ci fermeremo a Lidda, a Ramle, in Galilea
Resteremo come un muro sul petto e in gola
come una scheggia di vetro, una spina di cactus
e nei tuoi occhi
una tempesta di sabbia …

http://popular-resistance.blogspot.it/2015/05/fifa.htm