Il Sud Africa presenterà nuove prove all’ICJ per il caso di genocidio contro Israele

L’Aja – Quds News Network. Il Sudafrica si sta preparando a presentare lunedì ulteriori prove e argomentazioni nella causa per genocidio contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ), hanno riferito fonti diplomatiche all’agenzia Anadolu

La mossa segna una significativa intensificazione nella battaglia legale internazionale contro Israele per crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.

Il ministro degli Esteri sudafricano Ronald Lamola ha dichiarato al sito web Daily Maverick che il memoriale include ulteriori prove, presentate con “dettagli forensi”, per dimostrare che “questo non è solo un caso plausibile di genocidio, ma costituisce davvero un genocidio”.

Il rapporto dice che una volta depositato il memoriale, il convenuto (in questo caso, Israele) deve presentare un contro-memoriale entro il 28 luglio del prossimo anno.

Israele colpisce una scuola di Gaza.

Nel frattempo, l’esercito israeliano ha continuato a colpire scuole e rifugi nella Striscia di Gaza. L’esercito sostiene di prendere precauzioni per ridurre al minimo le vittime civili, un’affermazione che contraddice il numero di vittime civili, soprattutto donne e bambini.

Le vittime civili di Gaza aumentano in mezzo al genocidio.

Il genocidio in corso a Gaza ha portato a gravi perdite di civili. Secondo l’Ufficio stampa del governo, 1.206 famiglie palestinesi sono state cancellate dal registro civile a causa degli attacchi israeliani che ne hanno ucciso tutti i membri. Inoltre, oltre 10 mila persone sono ora considerate disperse.

Il ministero della Salute ha riferito che 42.885 palestinesi sono morti nel genocidio in corso, tra cui 17.210 bambini e 11.742 donne.

La prossima presentazione del Sudafrica all’ICJ includerà nuove prove a sostegno del suo caso contro Israele, mentre si intensifica l’esame globale delle azioni di Israele a Gaza.

Il Sudafrica ha avviato una causa per genocidio contro Israele presso il tribunale dell’Aja alla fine del 2023, accusando Israele di aver violato i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio del 1948 durante la campagna di bombardamenti a Gaza, in corso dallo scorso ottobre.

Diverse nazioni, tra cui Turchia, Nicaragua, Palestina, Spagna, Messico, Libia e Colombia, hanno aderito alla causa, le cui udienze pubbliche inizieranno a gennaio.

A maggio, la Corte suprema ha ordinato a Israele di cessare le azioni militari a Rafah, una città nel sud di Gaza. 

Questo ha segnato il terzo caso in cui il collegio di 15 giudici ha emesso ordini preliminari volti a ridurre le vittime e ad affrontare le gravi condizioni umanitarie nell’enclave assediata, dove i morti sono oltre i 44 mila.

Traduzione per InfoPal di F.L.