Il Sudafrica retrocede dalla missione diplomatica in Israele

MEMO. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha affermato che il suo governo intende declassare la sua missione diplomatica in Israele.
Ha inoltre dichiarato che ciò avverrebbe in risposta alle raccomandazioni della Conferenza nazionale del Partito Nazionale Africano, tenutasi più di un anno fa, secondo quanto riportato dall’agenzia Safa.
In presenza del parlamento, Ramaphosa ha rivelato che il suo governo supporta i palestinesi nella loro lotta per raggiungere l’autodeterminazione, ma riconosce anche il “diritto di sovranità” israeliano. Inoltre, ha sottolineato che il ministro per la cooperazione internazionale e gli affari esteri sta lavorando per mettere in pratica tale decisione.
“Quest’ultima (decisione) è dovuta alla violazione dei diritti dei palestinesi”, ha affermato Ramaphosa, aggiungendo poi: “Stiamo esercitando pressione su Israele (ma), allo stesso tempo, siamo pronti a negoziare per raggiungere la pace in Medio Oriente”.
Il presidente ha inoltre dichiarato: “Siamo preoccupati per la violazione del diritto palestinese all’autodeterminazione e per la riluttanza di Israele ad avviare trattative mirate al raggiungimento di una soluzione giusta e pacifica di questo conflitto”.
Ramaphosa non ha annunciato quando verrà portata a termine questa retrocessione ma ha affermato che non appena sarà completata verrà resa pubblica.