Il Sudafrica richiede le etichette sulle merci provenienti dalla Palestina

Johannesburg -AFP. Giovedì un funzionario del governo sudafricano ha annunciato che il paese ha imposto nuove regole secondo le quali le merci importate dalla Palestina occupata debbano riportare etichette speciali.

Sidwell Medupe, portavoce del Dipartimento di industria e commercio, ha detto all’AFP: “Siamo tutti d’accordo sul fatto che su ogni merce debba esserci l’indicazione di provenienza, in modo che i consumatori possano fare una scelta consapevole”.

“Secondo il nostro atto di protezione del consumatore, affermiamo che i consumatori hanno il diritto di essere informati sulla provenienza delle merci”.

Sulle etichette delle merci non ci sarà più scritto un generico “Made in Israel”, ma bisognerà specificare l’origine esatta.

Medupe dichiara che sulle etichette di beni provenienti da Gaza ci sarà scritto Gaza-Israele, mentre su quelle dei beni provenienti dalla Cisgiordania ci sarà scritto Cisgiordania-Israele.  Le etichette sui prodotti importati da Gerusalemme porteranno la scritta Gerusalemme Est-Israele.

Medupe ha detto che la notizia che il governo ha richiesto etichette più precise al fine di informare i consumatori sulla provenienza non israeliana verrà pubblicata la prossima settimana.

Lo scorso anno il piano ha generato proteste in Sudafrica ed è stato duramente attaccato dal ministro degli Esteri israeliano.

Ma Medupe ha ricordato che l’anno scorso la comunità ebraica sudafricana si era indignata per il progetto, considerato “discriminatorio e controverso”, ma ha inoltre affermato che i leader ebraici locali sono finalmente d’accordo con la mossa in questione.

“Finalmente tutti hanno capito che i consumatori hanno il diritto di conoscere la provenienza dei prodotti, in modo da scegliere consapevolmente se comprarli o non comprarli”.

Traduzione per InfoPal a cura di Valeria Merante