
PIC. Domenica, l’alta corte di giustizia israeliana ha respinto un altro ricorso presentato dal gruppo per i diritti umani HaMoked contro la prevista demolizione della casa della famiglia di Fadi Abu Shukhaydam, nel campo profughi di Shuafat, a est di Gerusalemme.
Secondo il sito web ebraico 0404, la stessa corte ha respinto all’inizio di questo mese una petizione simile presentata a nome della famiglia.
Un verdetto del tribunale, emesso il 19 gennaio, ha affermato che la casa potrebbe essere demolita a partire dal 30 gennaio.
Un portavoce dell’esercito di occupazione israeliano ha dichiarato che l’esercito intende radere al suolo la casa il prima possibile.
Il 21 novembre Abu Shukhaydam aprì il fuoco contro coloni e militari nei vicoli della Città Vecchia, uccidendone uno e ferendone altri quattro, due dei quali gravemente. Gli agenti di polizia risposero al fuoco e lo uccisero sul posto.
L’autorità di occupazione israeliana demolisce sistematicamente le case dei palestinesi i cui parenti sono accusati di aver compiuto sparatorie mortali.