Il Tribunale Penale internazionale raccoglierà le prove per i crimini commessi da Israele.

Agenzie. Il Tribunale Penale Internazionale (ICC) ospiterà presto in Olanda alcuni dirigenti politici palestinesi. In questa sede – secondo quanto riporta la Reuters – verranno presentate delle prove per perseguire i crimini commessi su terra palestinese durante l’operazione militare israeliana “Piombo fuso”.

I dirigenti palestinesi si presenteranno presso la Corte a marzo, ha affermato il Procuratore capo dell’ICC Luis Moreno-Ocampor alla Reuters, il quale fa notare come non vi sia ancora alcuna decisione sul fatto se giudicare o meno sul caso fintantoché non saranno ascoltati i loro argomenti.

L’ICC ha già avviato una sua inchiesta preliminare nell’autunno del 2009, e l’Anp ha riconosciuto la giurisdizione dell’ICC nel corso dell’inchiesta.

Nell’ottobre del 2009, il ministro della Giustizia ‘Ali al-Khashan ha presentato una documentazione all’ICC ed ha risposto a parecchie domande da parte della Corte, onde garantire alla Palestina – egli afferma – un posto all’interno dello Statuto di Roma e poi una piena adesione alla Corte.

Per diventare membro, uno Stato deve infatti prima firmare, poi ratificare, lo Statuto di Roma. E una volta che uno Stato è membro dell’ICC, la Corte può avviare delle indagini su dei crimini che possono essere stati commessi sul territorio di quello Stato membro, anche da parte di un elemento di quello Stato. Lo Stato membro è obbligato a consegnare i sospetti, una volta che ha ratificato l’accordo. Gli Stati membri hanno inoltre diritto di voto nella formazione del governo dell’ICC.

L’ICC può anche aprire un processo nel caso in cui sia il Consiglio di Sicurezza dell’Onu a chiederglielo.

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