Imam della moschea di Kober muore per le percosse subite nella sede dell’intelligence dell’Anp.

Ramallah – Infopal

Ieri sera, Shaikh Majd Abdelaziz al-Barguthi (42 anni), padre di 8 figli e imam della mosche della cittadina di Kober, nella provincia di Ramallah, in Cisgiordania, è morto a seguito delle torture subite nella sede dell’intelligence dell’Anp appartenente al presidente Mahmoud Abbas.

Al-Barghuthi è stato trasferito ieri sera all’ospedale Khaled a Ramallah già in fin di vita.
Fonti di Hamas hanno riferito che il religioso è membro del loro movimento ed è stato arrestato nove giorni fa davanti alla moschea di Kober, mentre celebrava la preghiera.

Le fonti hanno confermato che lo l’uomo è deceduto a seguito delle brutali torture subite. Secondo informazioni dell’ospedale, al-Barghuthi ha avuto un’emorragia cerebrale. La famiglia ha confermato che il defunto era in piena salute prima dell’arresto.

Le fonti hanno riferito che il defunto era stato trasferito una prima volta all’ospedale Khaled, mercoledì, ma che l’intelligence aveva rifiutato di farlo ricoverare e lo aveva riportato in prigione e ripreso a torturarlo. Ieri sera è giunta la notizia della sua morte.

Gli altoparlanti delle moschee hanno trasmesso la notizia del decesso di al-Barghouthi: il clima che regna nella cittadina è di forte rabbia.

Il presidente Abbas ha ordinato di "indagare sulla morte del cittadino al-Barghouthi. La sicurezza palestinese sostiene che al-Barghouthi soffriva di cuore, e che per questo è stato trasferito in ospedale.

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