In arrivo le armi di Olmert dirette a Abbas.

  

Il movimento di resistenza Hamas, martedì, ha chiesto alla presidenza palestinese di chiarire la propria posizione rispetto alle dichiarazioni del primo ministro israeliano Ehud Olmert che fatto sapere di aver accolto la richiesta di Abbas per la fornitura di munizioni e armi alle guardie presidenziali.

 

Ieri, Olmert aveva affermato di aver concesso l’autorizzazione per il carico di armi destinate a rafforzare le forze di sicurezza che proteggono il presidente palestinese Mahmoud Abbas.

 

Sami Abu Zuhri, portavoce del movimento Hamas, ha dichiarato: “Le informazioni intorno a questo argomento si sono ripetute, e se sono vere, ciò significa che è un fatto pericoloso. Ma l’elemento più pericoloso è l’arrivo di queste armi in mano a gruppi senza controllo che potrebbero usarle per creare un clima di disordine e delinquenza”.

 

Durante una visita a Londra, Olmert ha spiegato a membri del Parlamento britannico: "Nonostante la tensione e il lancio di missili (contro Israele), ho accettato di trasferire armi e munizioni ad Abu Mazen (Mahmoud Abbas)”.

I dirigenti israeliani temevano che le armi arrivassero a uomini della resistenza palestinese che hanno concentrato i loro attacchi missilistici contro Israele dalla Striscia di Gaza.

 

Olmert ha chiarito di aver accettato di inviare il carico “per rafforzare la guardia presidenziale e permettere a (Abbas) di affrontare Hamas”. E ha aggiunto: "Noi abbiamo bisogno dell’aiuto di Abu Mazen".

 

Uno degli assistenti di Olmert ha dichiarato all’agenzia Reuters che circa 375 fucili automatici sono arrivati al ponte di Allenby, controllato da Israele, tra la Giordania e la Cisgiordania occupata. E ha aggiunto di ritenere che questa quantità rappresenti la metà del carico previsto.

 

Le forze occidentali vogliono che Abbas esca vittorioso da qualsiasi lotta con Hamas -nel cui statuto si rivendica la distruzione di Israele.

 

Le guardie della presidenza hanno assunto il controllo del valico di Rafah.

 

Olmert si è recato a Londra per cercare di convincere il primo ministro britannico ad appoggiare il suo piano di ridispiegamento nella Cisgiordania e per richiedere all’Europa una posizione più forte contro il governo palestinese guidato da Hamas.

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