In attesa della “tregua umanitaria”, nella notte Israele uccide altri 8 palestinesi. Bilancio attuale 231 morti e 1700 feriti

10488033_10153011523665760_6301281955126936661_nGaza-InfoPal. In attesa che scattassero le ore di “tregua umanitaria”, Israele non ha perso tempo prezioso per ammazzare altri 8 palestinesi, nella notte. Il bilancio della carneficina contro la Striscia di Gaza è salito così a 231 morti e a 1700 feriti.

Prima delle 10:00, inizio della “tregua”, l’artiglieria israeliana ha ucciso tre palestinesi della famiglia Abu Sneima, e ne ha feriti altri 4, a est di Rafah, nel sud della Striscia.

Altri cinque cittadini sono stati ammazzati in diversi attacchi: Muhammad Hassunah, 65 anni, e Muhammad al-Hut, sono stati uccisi da un missile israeliano alle 4:00 di mattina, mentre si stavano recando in una moschea di Rafah, per la preghiera dell’alba.

Un attacco contro Khan Younes, sempre nel sud della Striscia, ha ucciso Zaynab Muhammad al-Abadlah, 71 anni; Muhammad Mahmoud al-Qadim, 22 anni, è stato ucciso da un raid aereo contro la Striscia di Gaza centrale.

Muhammad Mahmoud al-Qadim, 22 anni, è morto per le ferite provocate da un bombardamento aereo contro la zona est di Deir al-Balah, nel centro della Striscia; Ahmad Rihan, 23 anni, è stato ucciso nel nord di Gaza.

Le forze israeliane hanno anche bombardato la casa della famiglia Khalil, nella città di Gaza, e quella dell’ex ministro dell’Interno, Fathi Hammad, a Beit Lahiya.

Bombardamenti hanno anche preso di mira associazioni caritatevoli a Gaza.

L’esercito israeliano ha reso noto di aver condotto 37 incursioni notturne contro Gaza.

Da parte sua, la resistenza palestinese ha lanciato sette razzi contro obiettivi israeliani.

(Fonti: Quds Press, Imemc, Pic e Maan)