In aumento esponenziale il numero di ebrei USA che si trasferiscono in insediamenti illegali

Cisgiordania. Il numero di ebrei americani che si sono trasferiti in insediamenti nella Cisgiordania occupata illegalmente da Israele è aumentato drammaticamente, secondo dati recenti del Central Bureau of Statistics di Tel-Aviv.

Dei 2.296 cittadini statunitensi che sono emigrati in Israele lo scorso anno, 191 si sono trasferiti in insediamenti illegali. Ciò rappresenta un aumento di quasi tre volte rispetto all’anno precedente, quando meno del tre per cento si era stabilito in territorio palestinese.

Gli ebrei americani hanno anche maggiori probabilità di stabilirsi nei Territori occupati rispetto agli ebrei di altre parti del mondo. Mentre rappresentavano poco più del dieci percento di tutti i nuovi arrivati ​​in Israele, lo scorso anno, ora sono quasi un terzo di coloro che hanno deciso di stabilirsi in Cisgiordania.

Tale disparità è dovuta al fatto che la comunità ebraica americana è più ortodossa e tende a mantenere posizioni suprematiste di destra, come, ad esempio, l’idea coloniale che tutti i territori dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo siano stati concessi agli ebrei da Dio.

La brutale realtà dell’acquisizione della terra palestinese da parte di coloni ebrei in arrivo dagli Stati Uniti ha attirato l’attenzione internazionale all’inizio di quest’anno, quando un israeliano nato in America, Yaakov Fauci, è stato filmato mentre cercava di sfrattare la famiglia palestinese El-Kurd dalla loro casa a Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme Est occupata.

(Foto: un insediamento ebraico illegale nella Cisgiordania occupata. Oren Ziv, tramite ActiveStills.org).

(Fonti: Palestine Chronicle, MEMO, social media)