In collegamento telefonico tra Haniyah e Omar Sulaiman conferma il proseguimento del dialogo tra Fatah e Hamas.

Omar Sulaiman, capo dei servizi di intelligence egiziani, ha parlato al telefono con il capo del governo palestinese licenziato Ismail Haniyah: durante il colloquio ha confermato che il dialogo tra Fatah e Hamas va avanti.

Haniyah ha espresso il proprio appoggio, senza precondizioni da parte di Hamas.

Si tratta del primo contatto tra il Cairo e Hamas a questi livelli, da quando quest’ultimo ha preso il controllo della Striscia di Gaza, il 14 giugno.
Ahmad Yusef, consigliere di Haniyah, ha chiarito che "il ministro Sulaiman ha telefonato sabato a Haniyah. Durante il colloquio ha confermato la necessità di proseguire il dialogo tra Hamas e Fatah e di lavorare per trovare un’uscita rapida. Il ministro ha confermato che non c’è soluzione senza dialogo". Secondo quanto ripotato da Yusef , Sulaiman ha evidenziato che “l’Egitto non rinuncerà al suo ruolo di riunire le fila palestinesi attraveso il dialogo e la ricerca di una soluzione alla crisi per far tornare l’armonia e l’unità".

Senza condizioni
Da parte sua, Haniyah ha risposto al capo dei servizi di intelligence egiziani che segue la situazione palestinese: “Non abbiamo precondizioni per proseguire il dialogo. Sul tavolo delle trattative metteremo il nostro punto di vista per quanto riguarda l’attuale crisi e confermeremo il nostro rispetto dell’accordo del Cairo del marzo 2005 e dell’accordo di Mecca del 2007. Rispettiamo anche il documento della Concordia nazionale del giugno 2006"..
Il consigliere di Haniyah ha aggiunto quanto precisato da Omar Sulaiman: “L’interesse dell’Egitto è di far tornare l’unità nazionale palestinese; a livello politico è di aiutare la riorganizzazione della situazione interna palestinese”.

Il colloquio telefonico si colloca nell’ambito delle dichiarazioni ufficiali egiziane – l’ultima è quella di sabato, del presidente Hosni Mubarak: egli ritiene l’assunzione del controllo di Hamas delle sedi delle forze di sicurezza nella Striscia di Gaza “un golpe contro la legalità" e ha espresso il proprio appoggio alla "legittimità palestinese rappresentata nella persona del presidente dell’autorità Mahmud Abbas e dal suo governo".

Nello stesso tempo, una delegazione del Jihad Islamico, guidato dal dott. Ramadan Shilh, segretario generale del movimento, sta "dialogando" al Cairo con responsabili egiziani guidati dal ministro Omar Sulaiman.

Il presidente Abbas ha rifiutato il dialogo con il movimento Hamas e ha posto delle condizioni prima di qualsiasi dialogo – tra cui, lo scioglimento delle Forze esecutive, le scuse della dirigenza di Hamas al popolo palestinese e all’OLP sul "golpe", la consegna di tutte le sedi dell’Autorità al governo legittimo.

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