Riceviamo e pubblichiamo.
IN RICORDO DI KAMAL QAISI
Tra il 26 e il 27 dicembre, nella notte, quando leuforia per il Natale stava spegnendosi, è morto Kamal Qaisi. Kamal dalla voce dolce, quasi un sussurro. Kamal, la delicatezza fatta persona. Ma anche Kamal, loppositore intransigente, il resistente sempre saldo, senza perplessità e reticenza.
Kamal era e resta limmagine personificata di quella Palestina che abbiamo nel cuore!
Cittadino onorario di Alessandria, padre, marito, amico, compagno in un continuo viaggio alla ricerca di un aiuto per il suo popolo, di un ricovero, di un sostegno in Italia, di un intervento chirurgico che potesse salvare la vita di un bambino palestinese o di un adulto privi di speranze.
Lui, già colpito dal male inesorabile, aveva temuto solo che la propria sofferenza fosse di ostacolo al suo impegno per gli altri, in una lotta continua tra illusioni e speranze, ora perdute ed ora rinnovate, fino allultimo istante della sua vita.
Proprio mentre il mondo degli illusi esaltava lafflusso dei turisti in Terra Santa, il suo corpo di povero morente era bloccato a Betlemme, in quanto il divieto assoluto israeliano impediva che esso venisse trasportato al Victoria Hospital di Gerusalemme Est, ove poter ricevere cure più adeguate.
Ben due ore di assurde discussioni furono necessarie per riuscire a concordare il trasporto di Kamal attraverso il check point di Betlemme, trasbordandone il corpo da unambulanza palestinese ad una israeliana. Due ore di inutili sofferenze!
Fino alla fine, Kamal, hai voluto testimoniare la crudeltà, la disumanità, linciviltà, la protervia con la quale Israele opprime il tuo popolo palestinese servendosi delloccupazione militare, di fronte alla quale lintero consesso del mondo che si definisce civile resta colpevolmente cieco.
Per fortuna, Kamal, la tua anima sarà certamente ascesa a quel Paradiso in cui hai sempre creduto e che non ha check point per chi è palestinese.
Resterai sempre nei nostri cuori, Kamal.
Mariano e i tuoi amici dellAssociazione di Amicizia Italo-Palestinese di Firenze