‘Incitamento al razzismo’. Palestinesi in Israele respingono programma per l’istruzione

Tell er-Rabi' (Tel Aviv) – Memo. Il Comitato di controllo dell'istruzione araba in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr) ha respinto il piano ministeriale israeliano per l'anno accademico 2011-2012.

“Nel piano del ministero dell'Istruzione israeliano si pongono in evidenza i valori 'ebraici e sionisti' dello Stato”.

Il Comitato ha chiesto al ministero di approvare invece l'adozione del testo “Hawiyah” (Identità), pubblicato in concomitanza con il XXXV anniversario della “Giornata della Terra palestinese“.

In “Hawiyah” si riportano le informazioni basilari sulla Nakba palestinese (Catastrofe), sul massacro di Kafr Qasem e altri eventi centrali nella storia moderna della Palestina. Il libro inoltre, fornisce anche una definizione della cultura palestinese, suggerendo 40 località per viaggi d'istruzione nel Paese.

A questa richiesta, Hala Isbanyoli, a capo della Commissione, ha aggiunto una lettera di critiche rivolte al ministro dell'Istruzione israeliano, Gideon Sa'ar.

“Il suo piano ignora l'escalation nazionalista, razzista e antidemocratica tra gli studenti ebrei”.

Nell'affermare questo, Isbanyoli ha avuto come riferimento alcuni studi statistici che mostravano proprio questa tendenza razzista tra i giovani ebrei.
Il 50% di essi aveva dichiarato di rifiutarsi di studiare affianco a studenti arabi, il 70% aveva sostenuto che la sicurezza di Israele avrebbe dovuto ricevere maggiore attenzione, quindi essere la priorità, rispetto all'obiettivo per il raggiungimento dei valori democratici. Infine, il 50% si rifiutava di vivere negli stessi quartieri abitati dai palestinesi.

“Le politiche del governo israeliano e del relativo ministero dell'Istruzione sono un insulto e un'ingiuria”, ha aggiunto Isbanyoli, la quale ha pure ricordato le modifiche già apportate al programma scolastico israeliano con l'inserimento di viaggi di studenti ebrei verso al-Khalil (Hebron) e l'approvazione della legge sulla Nakba per reprimere il diritto dei palestinesi alla sua commemorazione con la conseguente minaccia rivolta agli insegnanti palestinesi che oseranno adottarlo in classe.

Democrazia, pluralismo e rispetto reciproco tra le comunità all'interno di Israele è ciò su cui Isbanyoli ha chiesto al ministero dell'Istruzione israeliano di puntare, invitando parallelamente a investire nuove risorse per la soppressione delle espressioni di razzismo nel Paese.

“I nostri studenti hanno diritto a essere introdotti alla propria identità nazionale, storia, narrativa e simboli culturali palestinesi”.

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