Incursioni delle forze israeliane a Issawiya continuano a sconvolgere palestinesi

Gerusalemme-MEMO. Le incursioni delle forze d’occupazione israeliane a Issawiya, un quartiere palestinese nella Gerusalemme Est occupata, continuano a “sconvolgere la vita quotidiana” dei residenti, secondo quanto riferito dall’ONG israeliana Ir Amim.

“Le incursioni ostili effettuate dalla polizia” a Issawiya “vanno avanti da due mesi e mezzo”, ha affermato Ir Amim, “sconvolgendo gravemente la vita quotidiana e creando condizioni intollerabili per i residenti della zona”.

L’organizzazione ha osservato che nonostante la polizia israeliana “abbia espresso l’intenzione di fermare le incursioni, in particolare durante le festività dell’Eid al-Adha, la settimana scorsa”, le incursioni e le aggressioni nell’area “si sono solo intensificate, impedendo ai residenti di celebrare le loro vacanze in pace”.

“Nel corso degli ultimi due mesi e mezzo, la polizia ha effettivamente imposto uno stato perpetuo di punizione collettiva sull’intero quartiere”, ha affermato Ir Amim, “segnato da incursioni notturne della polizia, gravi limitazioni ai movimenti e scontri con i residenti”.

“Centinaia di persone sono state arrestate arbitrariamente, mentre circa 250 sono state ferite a causa dell’uso eccessivo della forza da parte della polizia, che ha già tolto la vita di un giovane”, in riferimento all’uccisione da parte delle forze israeliane di Mohammed Obeid, di 20 anni.

Ir Amim ha esortato le autorità israeliane a porre fine “immediatamente alle punizioni rivolte in modo arbitrario all’intera comunità” di Issawiya, “e a consentire ai residenti di vivere liberi dalle minacce di continue aggressioni”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.