
Cisgiordania. Martedì, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno preso d’assalto la regione orientale di Nablus accompagnate da bulldozer militari.
Fonti locali hanno riferito che le truppe israeliane hanno preso d’assalto l’area per spianare la strada all’incursione di gruppi di coloni nella tomba di Giuseppe.
Durante l’incursione sono scoppiati violenti scontri.
Un giovane è stato ferito dalle IOF e decine di persone sono rimaste asfissiate.
Il ministero della Salute dell’Autorità palestinese ha dichiarato che un giovane è stato ferito da proiettili letali a una gamba ed è stato trasportato al Women’s Union Hospital della città.
Il direttore del centro ambulanze e di emergenza della Mezzaluna Rossa a Nablus ha confermato che 10 palestinesi sono rimasti asfissiati a causa del gas velenoso sparato dalle IOF.
Ha aggiunto che un cittadino è rimasto ferito dopo essere caduto dall’alto e che gli equipaggi hanno evacuato una madre e il suo bambino da strada Amman a seguito dell’invasione di gas nella casa dove risiedono.
Un grande spiegamento di forze dell’esercito di occupazione ha preso d’assalto la regione orientale di Nablus, attraverso il checkpoint militare “Beit Furik”, accompagnate da due bulldozer, per garantire l’assalto dei coloni al santuario di Giuseppe.
Fonti dei media hanno riferito che l’esercito israeliano ha chiuso Strada Amman con cumuli di terra, ha intensificato il suo dispiegamento nella periferia, e ha inviato rinforzi dall’ingresso di Surra” e at-Tur verso la regione orientale.

Resistenza.
La “Brigata Nablus” delle “Brigate al-Quds”, l’ala militare del movimento del Jihad islamico, ha affermato che i suoi resistenti hanno affrontato le forze di occupazione israeliane, che hanno preso d’assalto la regione orientale di Nablus.
Le Brigate al-Quds hanno dichiarato in un breve comunicato, ricevuto da Quds Press: “I nostri eroici combattenti stanno affrontando le forze di occupazione durante l’assalto alla regione orientale e nelle vicinanze della tomba di Giuseppe, con pesanti proiettili e ordigni esplosivi”.
I coloni assaltano frequentemente la città di Nablus per recitare preghiere alla Tomba di Giuseppe, sotto la protezione dell’esercito di occupazione, ed eseguire riti religiosi, in quanto ritengono che sia il luogo di sepoltura del patriarca biblico. Tuttavia, i nativi negano l’autenticità di ciò e affermano che l’età della tomba non supera i 200 anni, e che appartiene a un uomo musulmano che visse nella zona in passato, chiamato Youssef Dweikat.
Le città della Cisgiordania occupata sono testimoni quasi quotidiane delle incursioni delle forze di occupazione, che di solito si concludono con l’arresto e il ferimento di un certo numero di palestinesi, e a volte con la morte di altri.
(Fonti: PIC e Quds Press).