“Inferno da cui non si può scappare”: Euro-Med pubblica un rapporto che documenta le violazioni di Israele nel suo recente attacco a Gaza

Ginevra-Wafa. Venerdì è stato pubblicato dall’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor un nuovo rapporto che documenta diverse violazioni del diritto internazionale umanitario, commesse da Israele durante il suo recente attacco militare contro la Striscia di Gaza, dal 10 al 21 maggio.

Il rapporto ha concluso che la Corte Penale Internazionale (ICC) deve ritenere i leader e soldati israeliani responsabili e non consentire loro di godere dell’impunità.

Il rapporto, dal titolo “”Inferno da cui non si può scappare”,  ha esaminato le violazioni dell’esercito israeliano durante il suo recente attacco militare contro la Striscia di Gaza assediata.

Il rapporto si è basato sulla ricerca sul campo e sulla documentazione del team di Euro-Med Monitor durante e dopo l’attacco militare, quando sono state registrate decine di interviste sul campo e gravi violazioni.

Le statistiche supportano il rapporto, che presenta la documentazione quotidiana dell’attacco israeliano, comprese le violazioni come le uccisioni di massa e quelle premeditate che hanno colpito deliberatamente gruppi di cittadini e di veicoli.

Le forze israeliane hanno anche colpito bambini, donne (comprese donne incinte), persone con disabilità, paramedici, strutture mediche, media e istituzioni scolastiche.

Negli 11 giorni dell’attacco, le forze aeree, terrestri e marittime israeliane hanno effettuato un massiccio attacco militare contro la Striscia di Gaza, il quarto dal 2008. Hanno sganciato tonnellate di bombe ad alto potenziale esplosivo, provocando centinaia di morti e feriti.

L’attacco ha causato una massiccia distruzione delle infrastrutture, di obiettivi civili e di case, molte delle quali sono state bombardate con gli abitanti dentro. Molte famiglie sono state completamente sterminate.

Le forze israeliane hanno chiamato la loro operazione militare “Guardiano delle mura”, mentre le fazioni palestinesi hanno chiamato i loro attacchi missilistici, nello stesso periodo “Spada di Gerusalemme”.

Secondo il ministero della Salute Palestinese, gli attacchi hanno ucciso 254 Palestinesi, di cui 66 bambini, 39 donne, 17 anziani e ne hanno feriti altri 1.948. Il numero di feriti ha raggiunto i 2.212, secondo il conteggio sul campo di Euro-Med Monitor.

Il rapporto ha monitorato il bombardamento e la distruzione degli obiettivi civili, compresi i quartieri residenziali, torri, case, istituzioni, organizzazioni della società civile, sedi governative, strutture religiose e infrastrutture.

I raid aerei israeliani hanno anche distrutto o danneggiato l’energia elettrica, le comunicazioni e le reti Internet, e molte altre strutture economiche.

Il rapporto ha evidenziato il peggioramento della situazione umanitaria a causa dell’attacco militare israeliano e dell’evacuazione di massa di circa 120.000 Palestinesi dalle loro case nella Striscia di Gaza. In aggiunta alla punizione collettiva, la Striscia conteneva una popolazione di oltre due milioni di persone.

Israele ha commesso gravi violazioni delle regole del diritto internazionale umanitario, inclusi i principi di distinzione, proporzionalità, necessità militare e protezione speciale nei conflitti armati.

Varie armi e munizioni e una forza distruttiva sproporzionata sono state usate contro gli abitanti di Gaza e le loro proprietà. Questi violano le leggi relative alla protezione dei civili e delle loro proprietà in tempo di guerra, previste dal diritto internazionale umanitario, inclusa la Quarta Convenzione di Ginevra del 1949, che riguarda la protezione dei civili in tempo di guerra.

Le forze israeliane hanno lanciato razzi e bombe contenenti migliaia di chilogrammi di esplosivo in attacchi indiscriminati o talvolta pianificati, senza riguardo alla sicurezza dei civili nella Striscia di Gaza, che è uno dei luoghi più densamente popolati del mondo.

Le conclusioni legali sugli attacchi e le loro conseguenze ed effetti confermano che ciò che Israele ha compiuto può equivalere a crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Questo è stato esemplificato dal bombardamento delle case mentre i loro abitanti erano ancora all’interno e dai bombardamenti indiscriminati.

“L’ICC dovrebbe includere queste attività nelle sue indagini e lavorare seriamente per ritenere responsabili i leader e i soldati israeliani e non permettere loro di sfuggire alla punizione”, ha detto Euro-Med Monitor.

L’organizzazione ha anche chiesto all’Unione Europea di attivare tutti gli strumenti di pressione su Israele per fermare le sue continue violazioni. “La comunità internazionale deve assumersi le proprie responsabilità morali e legali per garantire che Israele sia ritenuto responsabile dei suoi crimini e che i Palestinesi ottengano protezione e giustizia”.

È necessaria un’azione per porre fine al blocco di Gaza e alla punizione collettiva in corso dei Palestinesi di Gaza e garantire la ricostruzione e adeguati finanziamenti, assicurando al contempo un sostegno urgente per aiutare le famiglie che affrontano le difficoltà dopo l’attacco.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli