Interruzione rifornimento di gas a Israele, fonti diplomatiche egiziane: solo questioni tecniche, non politiche

Il Cairo – InfoPal. Ieri, 24 aprile, l’ambasciatore israeliano al Cairo, Jacob Amitai, ha visitato la sede del ministero degli Esteri egiziano, e ha incontrato l’ambasciatore Taher Farahat, Direttore del “dipartimento Israele” nel ministero.

Sull’arrivo dell’ambasciatore israeliano presso la sede del ministero degli Affari esteri c’è stato il massimo riserbo, e gli apparati di polizia egiziani e dell’ambasciata hanno bloccato strade e preso importanti misure di sicurezza. Tra l’altro, l’auto su cui è salito l’ambasciatore israeliano non sventolava la bandiera dello Stato ebraico.

Una fonte diplomatica egiziana ha riferito a Quds Press che la visita “è molto insolita ed er stata richiesta dall’ambasciatore israeliano da una settimana e oltre”. Egli ha negato che il ministero degli Esteri egiziano abbia convocato l’ambasciatore israeliano dopo le dichiarazioni rese da un certo numero di funzionari israeliani a seguito della cessazione delle esportazioni di gas egiziano verso Israele.
La fonte ha sottolineato che il ministero degli Affari esteri non è responsabile della decisione di sospendere le esportazioni di gas verso Israele, e ha aggiunto che tale decisione è stata presa per motivi tecnici relativi all’attuazione dei termini del contratto, sottolineando ancora una volta che “si tratta di una disputa commerciale tra due società e non ha nulla a che fare con la politica”.

La stessa fonte diplomatica ha affermato che, ad oggi, la parte israeliana non è ancora in grado di avere una nuova sede per l’ambasciata israeliana al Cairo