Intervista a Maryam Saleh, ministro degli Affari femminili del nuovo governo palestinese.
Maryam Saleh, unica donna nel governo Hamas, ha dichiarato: Non obbligheremo nessuna a portare il velo, ma nello stesso tempo, non approveremo leggi contrarie alla dottrina islamica. Molte donne palestinesi temono invece che verranno varate leggi restrittive per i loro diritti.
Quali sono stati i suoi interessi e le sue attività culturali e sociali negli anni passati?
Mi sono laureata in dottrina islamica dall’università Abdel Aziz, nel 1979, e ho conseguito il dottorato di ricerca nel 1993. Quindi, ho iniziato a lavorare come docente di Hadith (i detti del Profeta) all’università al-Quds e in altre. Ho svolto ricerche e pubblicato libri sui argomenti come i diritti politici della donna nell’islam, e nel 1966ho fondato con altre donne un’associazione al- Huda – nella città di al-Bire. Sono membro di molte associazioni e cooperative sociali. Ho partecipato alle Notti di al-Aqsa, dove ho svolto molte lezioni e prediche.
Quali sono le nuove idee del governo Hamas riguardo il futuro delle donne palestinesi?
Noi del movimento di Hamas, nel nostro programma, abbiamo inserito tanti punti a favore delle donne punti che saranno applicati, perché la donna palestinese partner nella resistenza, nella costruzione e nelle scelte. Ella soffre a causa delloccupazione come il resto della popolazione, e ha bisogno di tante cose in tutti campi. Noi completeremo le leggi a favore delle donne per mantenere i loro diritti e per aiutarle a crescere nella società.
Fino a che punto il movimento di Hamas è interessanto ad avere un ministero per la donna?
Noi crediamo che questo ministero della donna debba esistere e essere diretto da una donna. Forse il nostro lavoro nel nuovo governo sarà diverso da quello svolto da chi ci ha preceduti anche se dobbiamo ammettere che sono state fatte tante opere utili, di cui noi terremo conto e miglioreremo. Hamas si è distinta per aver favorito le donne, e questo si nota dalla loro forte partecipazione alle elezioni. Ma prima di ciò, erano già molto presenti nel sociale, perché la donna è la metà della società: è lei che alleva i comandanti, gli scienziati, i miti. E combattenti