Intrigo israeliano per far desistere i detenuti dallo sciopero della fame

Ramallah – InfoPal. Fonti vicine ad ambienti per i Diritti Umani hanno svelato un fatto straordinario.
L’amministrazione carceraria israeliana avrebbe fatto entrare nelle prigioni cinque individui, travestiti da personalità religiose musulmane, per farli incontrare con i detenuti palestinesi in sciopero della fame, compresa Hana’ ash-Shalabi, al suo 33° giorno di sicopero della fame.

Alla base di questo intrigo vi sarebbe stato il tentativo israeliano di far desistere i detenuti dal proseguire con l’azione di sciopero.

Queste presunte personalità, infatti, avrebbero dovuto spiegare ai detenuti che l’azione intrapresa, lo sciopero della fame, coincide con un sucidio e, pertanto, è proibita dalla religione islamica.

Mona Nadaf, avvocato di ash-Shalabi, aveva incontrato di recente la sua assistita ad HaSharon, e aveva riportato la sua determinazione a continuare questa forma di protesta contro l’illegalità della propria detenzione amministrativa (senz’accusa e prorogabile a oltranza, ndr).