Invasioni e scontri a Gerusalemme e in Cisgiordania

Cisgiordania. Violenti scontri sono scoppiati nella città di Silwan, nella Gerusalemme occupata, a seguito dell’invasione delle forze di polizia israeliane nella tarda serata di giovedì.

Fonti locali hanno riferito che durante gli scontri è stato bruciato un palo, montato con telecamere di sorveglianza utilizzate dalla polizia israeliana per monitorare i cittadini locali nel quartiere di Bir Ayoub.

Le autorità di occupazione israeliane sono solite installare telecamere di sorveglianza nelle strade di Gerusalemme, con l’obiettivo di limitare e monitorare i movimenti e la vita quotidiana dei palestinesi.

Scontri simili sono stati segnalati al checkpoint di Qalandia, a nord della Gerusalemme occupata.

Durante gli scontri, giovani nativi hanno dato fuoco a pneumatici di gomma.

Nel frattempo, un veicolo militare israeliano è stato preso di mira dopo aver fatto irruzione in al-Khalil/Hebron, in Cisgiordania. Fonti locali hanno riferito che il veicolo militare è stato attaccato mentre passava vicino a un insediamento ebraico, costruito illegalmente a sud della città.

I giovani palestinesi hanno anche lanciato pietre contro le forze israeliane e i veicoli dei coloni mentre passavano vicino al campo profughi di Al-Aroub, a nord di al-Khalil/Hebron.

Lanci di pietre sono stati segnalati vicino all’insediamento di Ma’ale Levona, costruito illegalmente a sud di Nablus.

Stime israeliane e palestinesi indicano che ci sono circa 650.000 coloni negli insediamenti in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme occupata, che vivono in 164 colonie e 116 avamposti.

Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati sono considerati illegali.

(Fonti: PIC, Quds Press e Wafa).