Inviata dell’ONU a Gaza critica i “doppi standard” dei governi sul finanziamento dell’UNRWA

Gaza. L’inviata delle Nazioni Unite a Gaza, Francesca Albanese, ha evidenziato la politica dei “due pesi e due misure” dei governi che hanno sospeso i fondi all’agenzia dell’organismo mondiale per i rifugiati palestinesi.

Circa 18 Paesi hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (UNRWA), anche se non è ancora stata completata un’indagine sull’accusa che 12 ex-membri del personale (su circa 30 mila) abbiano preso parte agli eventi del 7 ottobre.

La relatrice speciale dell’ONU Francesca Albanese ha affermato che mentre i governi hanno sospeso gli aiuti, “gli stessi governi non hanno sospeso i legami con lo Stato il cui esercito ha ucciso 26 mila persone a Gaza in 3 mesi e mezzo, nonostante la [Corte Internazionale di Giustizia] abbia affermato che ciò potrebbe plausibilmente costituire un genocidio”.

Ha aggiunto: “Due pesi e due misure? Sì, alla grande”.

La portavoce dell’UNRWA, Tamara Alrifai, ha dichiarato che l’agenzia ha licenziato nove dei 12 dipendenti accusati, ma che la mossa è stata fatta “in via preventiva” mentre le indagini erano in corso.

Ha aggiunto che ora hanno “il diritto di ricorrere nel caso in cui i risultati siano a loro favore”.

Nel frattempo, una serie di organizzazioni delle Nazioni Unite ha avvertito delle “conseguenze catastrofiche per la popolazione di Gaza” se i principali Paesi donatori non dovessero riprendere i finanziamenti all’UNRWA.

(Fonte: PIC).