Inviato dell’ONU per il processo di pace in Medio Oriente “profondamente preoccupato” per l’escalation a Gaza

Gaza – MEMO. Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite (ONU) per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha espresso la sua “profonda preoccupazione” per l’escalation in corso a Gaza.

“Sono profondamente preoccupato per l’escalation in corso tra militanti palestinesi e Israele, inclusa l’uccisione mirata oggi (sabato, ndr) di un leader del Jihad islamico palestinese all’interno di Gaza”, ha detto, condannando l’assassinio israeliano di Tayseer al-Jaabari.

“Sono profondamente rattristato dalle notizie secondo cui un bambino di cinque anni sia stato ucciso in questi attacchi. Non ci può essere giustificazione per eventuali attacchi contro i civili”, ha aggiunto Wennesland.

Ha ribadito: “La continua escalation è molto pericolosa. Il lancio di razzi deve cessare immediatamente e invito tutte le parti ad evitare un’ulteriore escalation”.

L’inviato delle Nazioni Unite ha proseguito: “I progressi compiuti nell’apertura graduale di Gaza dalla fine dell’escalation di maggio [2021] rischiano di essere annullati, portando ad esigenze umanitarie ancora maggiori in un momento in cui le risorse globali sono scarse e il sostegno finanziario internazionale per un rinnovato sostegno umanitario a Gaza non sarà facilmente disponibile”.

“L’ONU è pienamente impegnata con tutte le parti interessate nel tentativo di evitare un ulteriore conflitto che avrebbe conseguenze devastanti, principalmente per i civili. La responsabilità è delle parti per evitare che ciò accada”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.