IOA obbligano famiglia di Gerusalemme a demilire la propria casa

Gerusalemme/al-Quds – PIC. Sabato, l’autorità d’occupazione israeliana (IOA) ha sfollato una famiglia di Gerusalemme, dopo averla costretta a demolire la propria casa nel quartiere di Wadi Qadum, a Silwan, nella Gerusalemme Est.

La famiglia ha dovuto noleggiare macchinari pesanti per demolire la casa, al fine di evitare di pagare cifre esorbitanti in multe e spese di demolizione al comune israeliano se i bulldozer municipali avessero dovuto eseguire la demolizione.

Di recente, la famiglia ha ricevuto un avviso dal comune, nel quale le è stato dato fino al 15 dicembre per demolire la sua casa, con il solito pretesto della costruzione abusiva.

Mohammed Nassar, un membro della famiglia, ha dichiarato di aver pagato multe al comune dal 2017. Nonostante ciò, ora dovranno vivere in una tenda sulle rovine della propria casa.

I palestinesi di Gerusalemme non hanno altra scelta che costruire senza licenza, poiché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero, e per questo motivo sono negati loro i permessi di residenza.

L’IOA impone anche restrizioni edilizie ai nativi palestinesi di Gerusalemme e rende loro difficile ottenere le licenze di costruzione.

Si ritiene che la sistematica demolizione israeliana delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi, nel tentativo di costringerle ad andarsene dalla città santa.