IOA sfollano famiglia e demoliscono negozi a Gerusalemme

Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC e Quds Press. Mercoledì, l’autorità d’occupazione israeliana (IOA) a Gerusalemme Est ha demolito una casa palestinese nel distretto di Jabel Mukaber, oltre ad alcune strutture commerciali nella cittadina di Hizma, con il pretesto che erano state costruite senza licenza.

Secondo fonti locali, in mattinata i bulldozer, scortati dalla polizia, hanno demolito una casa nella zona di as-Salah, a Jabel Mukaber, appartenente a Mohamed Harroub, sfollando la sua famiglia.

Le fonti hanno affermato che la famiglia aveva ottenuto un’ingiunzione del tribunale che impediva al comune israeliano di demolire la casa, ma i funzionari sono arrivati e hanno eseguito ugualmente la misura.

La casa, costruita 11 anni fa, conteneva due appartamenti e la sua demolizione ha reso senza tetto otto persone della famiglia.

Nel nord-est di Gerusalemme, molti poliziotti israeliani hanno fatto irruzione, all’alba, in un’area della cittadina di Hizma, vicino ad un posto di blocco militare, e hanno raso al suolo diversi negozi appartenenti alla famiglia di al-Khateeb.

Fonti locali hanno affermato che il comune israeliano ha demolito i negozi senza alcun preavviso alla famiglia.

I palestinesi di Gerusalemme non hanno altra scelta oltre a costruire senza licenza, perché non ci sono mappe strutturali che rispondano alle loro esigenze di costruzione e al naturale aumento del loro numero, e per questo vengono negati loro i permessi.

L’IOA impone anche restrizioni edili ai nativi palestinesi di Gerusalemme e rende loro difficile ottenere i permessi.

Si ritiene che la demolizione sistematica da parte di Israele delle case e delle strutture palestinesi nella Gerusalemme occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi, nel tentativo di costringerle ad andarsene dalla città santa.