IOA sfollano famiglia gerosolimitana dopo averla obbligata a demolire la propria casa

Gerusalemme occupata/al-Quds -PIC, Wafa e Quds Press. Sabato mattina, l’autorità d’occupazione israeliana (IOA) ha sfollato una famiglia palestinese dopo averla costretta a demolire la propria casa nel distretto di Silwan, nella Gerusalemme Est, con il pretesto della mancanza di licenza edile.

Secondo fonti locali, la famiglia Hadia ha dovuto demolire la propria casa a Silwan, costruita circa 12 anni fa, dopo aver ricevuto un avviso di demolizione dal comune israeliano.

La famiglia è stata condannata ad abbattere la casa a proprie spese se voleva evitare di pagare le tasse di demolizione e le multe al comune.

La famiglia Hadia ha tentato per 10 anni di ottenere la licenza, ma senza successo, e ha pagato un totale di 50 mila shekel di multa al comune, che ha rifiutato di congelare il provvedimento di demolizione.

Centinaia di case di Gerusalemme sono minacciate di demolizione o appropriazione come parte dei piani di ebraicizzazione di Israele nella città santa.

I gerosolimitani non hanno altra scelta che costruire senza licenza, poiché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento della popolazione.

L’IOA impone anche restrizioni ai nativi palestinesi a Gerusalemme e rende loro difficile ottenere licenze di costruzione.

Si ritiene che la sistematica demolizione, da parte di Israele, delle case palestinesi nella città santa occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie gerosolimitane nel tentativo di costringerle a trasferirsi dalla città.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.