IOA sfollano famiglia palestinese di Gerusalemme dopo averla obbligata a demolire la propria casa

Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC e MEMO. Le autorità d’occupazione israeliane (IOA), domenica mattina, hanno sfollato una famiglia palestinese dopo averla costretta a demolire la propria casa, nella cittadina di Beit Hanina, nella Gerusalemme Est.

Secondo fonti locali, la famiglia di Arafat al-Rajbi ha dovuto abbattere la propria casa dopo aver ricevuto un ordine dalla municipalità israeliana, che le intimava di rispettare il provvedimento per evitare di pagare cifre esorbitanti in multe e spese di demolizione.

L’IOA, come sempre, ha giustificato il provvedimento affermando che la casa è stata costruita senza permesso.

Arafat al-Rajbi viveva con 10 membri della sua famiglia, compresi bambini, in quella casa.

I palestinesi di Gerusalemme non hanno altra scelta che costruire senza licenza, poiché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero, e per questo vengono negati loro i permessi di costruzione.

Le IOA impongono anche restrizioni edilizie ai nativi palestinesi di Gerusalemme e rendono loro difficile ottenere le licenze di costruzione.

Si ritiene che la demolizione israeliana sistematica delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi di Gerusalemme, nel tentativo di costringerle ad abbandonare la città santa.