IOA sfollano famiglia palestinese di Gerusalemme dopo averla obbligata a demolire la propria casa

Gerusalemme occupata – PIC, Quds Press e MEMO. L’autorità d’occupazione israeliana (IOA), martedì mattina, ha costretto una famiglia palestinese a demolire la propria casa di tre piani nel quartiere di at-Tur, vicino alla Città Vecchia di Gerusalemme, con il pretesto che era stata costruita senza licenza.

Secondo fonti locali, la famiglia di Ahmed Abu Ghannam ha ricevuto un avviso dall’IOA che ordinava di demolire la casa con le proprie mani, o di pagare al comune 200 mila shekel di costi di demolizione e multe.

In quella casa vivevano tre famiglie di 21 persone. È la seconda volta che l’IOA demolisce la casa di Abu Ghannam nel quartiere. La prima demolizione è avvenuta nel 1994.

Ahmed Abu Ghannam ha detto che la sua famiglia ha cercato più volte di ottenere documenti ufficiali dal comune israeliano per la casa, ma l’IOA ha sempre imposto condizioni proibitive che hanno reso impossibile ottenere le licenze.

La maggior parte dei cittadini palestinesi di Gerusalemme ha dovuto rispettare tali ordini di demolizione israeliani per evitare di pagare cifre esorbitanti all’IOA.

I palestinesi non hanno altra scelta che costruire senza licenza perché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero, e per questo vengono negati loro i permessi di costruire.

L’IOA impone anche restrizioni edilizie ai nativi palestinesi di Gerusalemme e rende loro difficile ottenere le licenze di costruzione.

Si ritiene che la demolizione sistematica israeliana delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie palestinesi nel tentativo di costringerle a trasferirsi dalla città santa.