IOF aggrediscono manifestanti palestinesi a Sheikh Jarrah

Gerusalemme – WAFA. Nella notte tra sabato e domenica, le forze israeliane hanno aggredito e disperso decine di manifestanti palestinesi non-violenti mentre partecipavano a un sit-in nel quartiere di Sheikh Jarrah, nella Gerusalemme occupata, contro una minaccia imminente di sfratto dalle loro case da parte delle autorità d’occupazione, secondo quanto affermato da testimoni.

Secondo quanto riferito, gli agenti di polizia hanno aggredito i manifestanti e ne hanno picchiati alcuni, e hanno anche chiesto di andarsene a coloro che protestavano all’interno delle case in attesa di sfratto.

Attualmente, almeno sei delle 28 famiglie palestinesi a Sheikh Jarrah sono sotto la minaccia imminente di essere sfrattate dalle loro case per far posto ad una nuova colonia nota come Shimon HaTsadiq. Un piano per l’insediamento, composto da 200 unità abitative su 2 ettari di terreno, è già stato presentato al comune israeliano di Gerusalemme.

Il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha stabilito che almeno sei famiglie devono lasciare le loro case a Sheikh Jarrah a partire da questa domenica, nonostante vivano lì da generazioni.

La stessa corte ha stabilito che altre sette famiglie dovrebbero lasciare le loro case entro il 1 agosto. In totale, 58 persone, inclusi 17 bambini, saranno sfollate  per far posto ai coloni israeliani.

Le sentenze del tribunale sono il culmine di una lotta decennale affinché questi palestinesi possano rimanere nelle loro case. Nel 1972, diverse organizzazioni di coloni ebrei avevano intentato una causa contro le famiglie palestinesi che vivevano a Sheikh Jarrah, sostenendo che la terra originariamente apparteneva agli ebrei.

Questi gruppi, per lo più finanziati da patrocinatori negli Stati Uniti, hanno intrapreso una battaglia implacabile che ha portato allo sfollamento di 43 palestinesi nel 2002, così come le famiglie Hanoun e Ghawi nel 2008 e la famiglia Shamasneh nel 2017.